Una trentina di persone hanno partecipato all’escursione avvenuta questo fine settimana nei territori della ex Baronia di Monte Ruperto, tra secoli di storia, aneddoti e leggende, passo dopo passo verso questa exclave in territorio marchigiano (che fu ceduta in epoca medioevale in segno di riconoscenza al comune di Città di Castello). L’iniziativa era stata annunciata lo scorso mese di giugno dal sindaco Luca Secondi nel corso di una cerimonia ufficiale in consiglio comunale ricordando i 750 anni (il primo cittadino tifernate ha anche il titolo nobiliare di barone, unico caso in Italia). Il comune tifernate, insieme al Club Alpino Italiano sezione di Città di Castello e “I Cammini degli Appennini“, hanno organizzato l’iniziativa cui hanno preso parte molti tifernati (tra di loro anche il consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani). La camminata è iniziata lungo la valle del Torrente Candigliano in corrispondenza dell’intersezione tra la strada di collegamento San Martino del Piano con Piobbico e la carrareccia che sale a Monte Ruperto e ai suoi ruderi.
Nel corso delle soste previste dal programma, l’ingegner Giovanni Cangi, relatore e storico, affiancato dai referenti del Club Alpino Italiano, Andrea Caiotti e Sauro Gorbi e dal referente dei “Cammini“, Marco Montedori, ha raccontato in maniera davvero coinvolgente tutte le fasi storiche, inframezzate da leggende e aneddoti, che rendono quei luoghi unici e suggestivi.