MICHELE NUCCI
Cronaca

"A Perugia servono le Zone 30". Troppe auto e incidenti sulle strade ’Limitare velocità e traffico’

Legambiente presenta il rapporto sulla mobilità: circolano 77 veicoli ogni ogni 100 abitanti "Tutelare pedoni, ciclisti e qualità dell’aria. Vanno ridisegnati gli spazi pubblici, a partire dalle scuole".

Ponte San Giovanni è uno dei quartieri più in difficoltà per il traffico

Ponte San Giovanni è uno dei quartieri più in difficoltà per il traffico

La sicurezza stradale a Perugia è peggiorata negli ultimi tempi e per questo servono interventi drastici e rapidi in grado di invertire la rotta. A iniziare dall’istituzione di Zone 30. E’ arrivata nel capoluogo la campagna itinerante di Legambiente "Città2030, come cambia la mobilità" che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile e favorire la creazione di centri urbani più vivibili. Ieri mattina nella biblioteca comunale di Ponte San Giovanni a parlarne c’erano Maurizio Zara, presidente Legambiente Umbria, Paolo Festi, presidente FIAB Perugia Pedala, Azzurra Muzzonigro, Sex and the City APS, con la partecipazione di Francesca Tizi, assessora all’istruzione, e Pierluigi Vossi, assessore alla mobilità. Legambiente è partita dai dati: il tasso di motorizzazione di Perugia è pari a 77 auto ogni 100 abitanti, stabilmente elevatissimo e molto distante dell’obiettivo al 2030, quando si dovrà giungere al di sotto delle 35 auto ogni 100 abitanti. Resta alto anche il tasso di incidentalità, con 4 incidenti ogni 1.000 abitanti, dato da dimezzare così come previsto dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale, rispetto ai dati rilevati nel 2019. Tuttavia, come riportato nel bilancio della polizia municipale di gennaio scorso, si segnala un significativo aumento dei decessi stradali(+233% rispetto al 2023) e un aumento degli incidenti che coinvolgono i pedoni, risultati che confermano l’urgenza di adottare misure che mitighino l’incidentalità stradale nel capoluogo umbro.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, i principali inquinanti restano sotto i livelli di guardia. "L’applicazione delle misure per la Città a 30 km/h a Bologna hanno prodotto effetti straordinariamente positivi e noi dobbiamo seguire quella strada quanto prima – ha sottolineatoMaurizio Zara– sia per ridurre il numero di incidenti stradali, sia per ridare spazio e aria pulita alle persone. Come già ribadito più volte, anche conuno specifico manifesto redatto insieme a FIAB Perugia Pedala e rivolto alla politica regionale e comunale, vogliamo una città che sia a misura delle persone e che metta al centro la qualità ed accessibilità degli spazi pubblici. E’ necessario ridisegnare lo spazio pubblico, a partire da quello intorno alle scuole, anche attraverso interventi sperimentali di urbanismo tattico, per favorire la mobilità sostenibile, la sicurezza dell’utenza debole della strada e la socialità, attraverso la realizzazione di zone 30 e strade scolastiche che restituiscono la giusta dimensione urbana alla centralità delle persone che la vivono".

"L’altro grande e drammatico tema che caratterizza la nostra città e più in generale la nostra regione – prosegue Zara – è quello della sicurezza stradale e della incidentalità che sempre più frequentemente interessa chi si muove a piedi o in bici. Occorre partire da una attenta analisi scientifica di questi dati per affrontare il tema sicurezza stradale e per evitare le tante, troppe morti che all’Umbria costano economicamente oltre 250 milioni di euro l’anno, secondo i dati dell’Istat, e che piegano emotivamente tante famiglie a dolori e perdite che potremmo evitare mettendo in campo misure efficaci per ridurre la velocità dei mezzi in città e permettere una mobilità attiva, sicura e realmente alternativa all’auto".