SOFIA COLETTI
Cronaca

A Solomeo Tutte le meraviglie della stagione

Nove spettacoli d’eccezione per il cartellone 2024-2025 del Teatro Cucinelli. Grandi nomi, esclusive e novità internazionali

A Solomeo Tutte le meraviglie della stagione

Nove spettacoli d’eccezione per il cartellone 2024-2025 del Teatro Cucinelli. Grandi nomi, esclusive e novità internazionali

Grandi nomi, fermenti d’arte, sfide e passioni contemporanee, classici rivisitati e fiabe senza età. Sono tante le meraviglie che scandiscono la stagione teatrale 2024/2025 del Teatro Cucinelli di Solomeo, presentata da Nino Marino, direttore del Teatro Stabile dell’Umbria e da Federica e Carolina Cucinelli, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli (foto sopra): nove spettacoli per un cartellone vorticoso, che si apre alle voci e ai colori del mondo.

"Andare a teatro è una scoperta continua, ogni volta si entra in un sogno" ha esordito Federica Cucinelli ricordando il piacere di tornare a incontrarsi mentre Carolina ha sottolineato la vocazione culturale del borgo. "Il teatro è l’unico edificio costruito da zero a Solomeo, nel 2008, con l’idea di creare un polo delle arti e della cultura che guarda anche alle giovani generazioni, con gli spettacoli in cartellone, la Scuola di musica, la Kids Academy".

"In pochi anni questo è diventato uno dei palcoscenici italiani più ambiti a livello internazionale, richiesto da artisti e compagnie" ha detto Nino Marino che ha svelato le proposte del cartellone, curato da Bianca Maria Ragni per la prosa e Marco Betti per la danza. La stagione si inaugura martedì 8 ottobre con una produzione Tsu, “Raffaello, il figlio del vento“ di e con Matthias Martelli che ripercorre la vita dell’artista con parole, musica e immagini. "La scorsa stagione – ha spiegato il direttore – si è chiusa con il nuovo spettacolo di Martelli, “Eretici“. Ora ripartiamo con il suo primo lavoro: è l’erede di Dario Fo, unisce la tradizione a uno sguardo lucido e profondo, lo Stabile lo accompagna nel percorso". Venerdì 25 ottobre uno dei più grandi attori del teatro italiano, Glauco Mauri sarà in scena con “De Profundis“ di Oscar Wilde: sua la versione teatrale della lunga lettera che Wilde ha trasformato in parabola universale della sofferenza e che Mauri affronta subito dopo la scomparsa di Roberto Sturno, storico compagno di lavoro. Pochi i teatri selezionati, per un gradito ritorno a Solomeo. Sarà invece un debutto quello di Emma Dante, regista e drammaturga di fama internazionale, che il 6 e 7 dicembre propone “Il tango delle capinere“, una ballata innamorata e malinconica di due amanti nella loro quotidianità. Domenica 19 gennaio (doppia replica alle 16 e alle 18) il primo dei due spettacoli “tout public“, per bambini e spettatori di tutte le età, “Cenerentola“ della compagnia Zaches Teatro. Mentre il secondo sarà sabato 22 e domenica 23 marzo con “Pinocchio“ della Compagnia Carlo Colla & Figli, la più antica realtà di marionette al mondo. "Ritorna a Solomeo – dice Marino – dove ha costruito una relazione privilegiata con il pubblico".

Attesa per Alessio Boni che il 21 e 22 gennaio interpreta e dirige con la sua compagnia “Iliade. Il gioco degli dèi“ (foto sotto), inedita interpretazione del poema epico di Omero in esclusiva regionale. La stagione si apre al respiro internazionale. Il 21 febbraio va in scena “Boston Marriage“ di David Mamet con un trio di brillanti attrici: Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica d’Auria. Spazio alla danza, domenica 2 marzo, con “The Idiot“, astratta trasposizione del romanzo di Dostoevskij del coreografo giapponese Saburo Teshigawara. "È uno dei più grandi al mondo e ci ha chiesto di tornare a Solomeo, adattando lo spettacolo". La stagione si chiude in bellezza con una prima assoluta per l’Italia: il Théâtre des Bouffes du Nord (uno dei più celebri di Parigi e sede di tante creazioni di Peter Brook) presenta lunedì 28 e martedì 29 aprile “Traviata. Ti meriti un futuro migliore“, magnifica versione teatrale de ’La Traviata’ di Verdi. "Una versione da camera – dice entusiasta Marino – che racconta la storia di Violetta in maniera intima, tra teatro e opera, voci parlate e voci cantate".