Per tre anni avrebbe approfittato della cuginetta. Poco più di una bambina, mentre lui era già un uomo. Visto il grado di parentela, l’uomo avrebbe avuto facile accesso all’abitazione degli zii, dove avrebbe tranquillamente incontrato la ragazzina, abusandone sia fisicamente che psicologicamente. Un incubo che, secondo quanto denunciato, sarebbe proseguito per tre anni, fino a quando la presunta vittima non ha raccontato tutto alla polizia. Le indagini avevano portato a contestare all’uomo di aver costretto la minore a subire e compiere atti sessuali mediante violenza, minaccia e abuso di autorità, ma mentre la vicenda giudiziaria connessa ai fatti si apprestava all’udienza preliminare, l’indagato è andato via. In base all’ultimo indirizzo noto, il 40enne sarebbe tornato a vivere a Manila, nelle Filippine, ma le ricerche fatte finora non hanno permesso di individuarlo. Già la precedente udienza era stata rinviata a ieri, per consentire il rintraccio dell’uomo. Tentativo che non ha dato , però, esito. Di conseguenza, l’udienza dal gup di ieri è stata nuovamente rinviata a giugno e contestualmente sono state disposte ulteriori ricerche anche tramite l’ambasciata a Manila. La ragazzina è assistita dall’avvocata Sara Pasquino, mentre l’imputato è difeso dall’avvocata Giorgia Ricci.
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