REDAZIONE UMBRIA

Abuso d’ufficio reato spia "Gravi effetti se abrogato"

Il procuratore generale della Corte d’Appello, Sergio Sottani, risponde al presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati .

Abuso d’ufficio reato spia "Gravi effetti se abrogato"

L’abuso d’ufficio è una importante sentinella per lo stato di salute del tessuto sociale della regione, in particolare dell’amministrazione pubblica e della sua permeabilità alla criminalità. Allo stesso tempo, almeno per quanto riguarda il distretto della Corte d’appello di Perugia, i casi segnalati non sono in numero così elevato da rappresentare un problema per il funzionamento della "macchina" giustizia. "L’abrogazione tout court" del reato di abuso d’ufficio può avere "quale grave effetto quello di far venir meno gli impulsi all’azione penale nei confronti di alcuni reati che non sono quasi mai, come avviene con la corruzione, oggetto di specifiche denunce". Lo sostiene il procuratore generale, Sergio Sottani, in risposta alla richiesta del presidente della commissione Giustizia della Camera, il cui ufficio in questi giorni sta acquisendo elementi conoscitivi sull’applicazione del reato previsto dall’articolo 323 del Codice penale. Analizzando la situazione del distretto di Perugia, "è emerso in particolare che l’impulso ai procedimenti penali, che hanno per oggetto il reato di abuso d’ufficio, proviene da esposti da parte di persone singole o associate, le cui indagini non di rado fanno emergere fenomeni di malaffare, se non di vera e propria corruzione nella pubblica amministrazione". "Raramente nell’esposto originario vengono immediatamente denunciati fatti di concussione o di corruzione, per cui la contestazione originaria della fattispecie di abuso d’ufficio si rivela un prezioso grimaldello per scoprire reati di maggiore gravità" sottolinea ancora il procuratore generale. L’abuso d’ufficio, rileva il pg Sottani, "è un classico reato spia, sia nel senso che può essere una sorta di alert di fatti illeciti penali più rilevanti come la corruzione, il falso ideologico, le turbative d’asta, sia nel senso che le indagini avviate per verificare la legittimità dell’azione amministrativa e di eventuali comportamenti abusivi possono poi consentire di far emergere elementi indiziari" per le ipotesi di reato più gravi.

Allo stesso tempo "la previsione normativa in esame non cagiona l’effetto indiretto di paralizzare l’ordinaria attività amministrativa" per il numero "estremamente modesto" di procedimenti. In definitiva, "l’esistenza di una norma penale a presidio dell’uso legittimo delle funzioni di ufficio appare indispensabile".

elleffe