Accampamenti nei boschi. Bonificata dalla polizia la zona di Collelicino

Blitz scattato dopo le segnalazioni degli abitanti, evidenti i resti dei bivacchi. Recuperate pentole e batterie d’auto usate per ricaricare i telefoni cellulari.

Accampamenti nei boschi. Bonificata dalla polizia la zona di Collelicino

L’area dei controlli

Bonificata dalla polizia l’area boschiva di Collelicino, una di quelle che, a margine della città, sono ormai da tempo meta di spacciatorie sbandati.

Gli agenti hanno scovato i resti di bivacchi e accampamenti, anche recenti, in un contesto di grave degrado e condizioni igieniche pessime. Il blitz, disposto dal questore Luigi Mangino, è scattato martedì pomeriggio e vi hanno preso parte pattuglie della squadra volante e della squadra mobile, insieme al Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche e a una unità cinofila di Nettuno. La zona era stata segnalata dai residenti, che avevano notato il continuoi via vai di persone dall’area boschiva nella zona a nord est della città. Alle operazioni di bonifica hanno partecipato anche gli operatori dell’Asm, che hanno provveduto a raccogliere diversi tipi di rifiuti, in particolare pentole, batterie di auto, verosimilmente utilizzate per l’alimentazione elettrica, anche per ricaricare i telefoni cellulari. All’arrivo dei poliziotti, due persone si sono date immediatamente alla fuga, approfittando della fitta vegetazione, facendo perdere le loro tracce. Ulteriori controlli dello stesso tipo saranno ripetuti nella zona, per scongiurare il ripetersi di situazioni analoghe. I bivacchi nei boschi, come detto dimore di fortuna di pusher e senza-tetto, segnano ormai da tempo diverse zone del territorio, da Cesi a Piediluco e Strettura.