Sette multe in cinque anni. La diatriba – tutta ideologica – sull’articolo 32 del regolamento di polizia urbana, è tutta qui. La polizia locale, dal 2019 in poi, ha elevato soltanto sette sanzioni da 100 euro, nessuna delle quali è stata mai pagata. Sei di queste riguardano l’accattonaggio molesto, una soltanto un lavavetri (a quanto pare particolarmente insistente). Il resto sono chiacchiere – comprensibili – da parte dei diversi schieramenti politici. Da un punto di vista operativo, la comandante della polizia locale di Perugia, ha spiegato durante la sua audizione in prima Commissione, che nella casistica relativa all’accattonaggio, ai lavavetri e ai poveri ‘spingitori di carrelli’, risultano scarsamente inefficaci sia le sanzioni che le denunce. "La multa da 100 euro non sortisce nessun effetto: il soggetto non ha disponibilità, capacità o volontà di pagare. L’effetto deterrente è inutile, anzi comporta un aggravio per il Comune. La sanzione per il regolamento di polizia urbana non costituisce titolo esecutivo: quindi viene notificata spesso nelle mani del soggetto coinvolto che però non paga. C’è poi l’ordinanza di ingiunzione che non viene di nuovo pagata. L’atto viene così iscritto a ‘ruolo’ creando un credito inesigibile, con aggravio di spesa per l’amministrazione comunale".
Poi c’è la questione del doppione con la denuncia penale: con il decreto Salvini del 2017 (legge 48) agli articoli 9 e 10 è stato introdotto il Daspo urbano che si applica anche a queste fattispecie e che comporta l’allontanamento del soggetto dal luogo ‘incriminato’ e una sanzione da 102 euro". Ma anche qui le violazioni, comprese quelle contestate dalla Questura, si contano sulle dita di una mano. Senza scordare che il comportamento del soggetto, per essere perseguibile, deve essere anche più ‘grave’ rispetto a quello previsto nel regolamento comunale. "Ecco perché l’unico deterrente è quello dei controlli con invito ad allontanarsi da parte degli agenti nei confronti di questi soggetti" ha ribadito Caponi. E quindi: possiamo tenere una pattuglia tutti i giorni ad allontanare i tre lavavetri di Perugia dai semafori o fuori dai supermercati a cacciare chi aiuta gli anziani a caricare la spesa in auto? Ecco perché la questione è ideologica: il centrodestra nel 2014 ha introdotto queste misure per dare un segnale al proprio elettorato. E così ha fatto il centrosinistra non appena è tornato a Palazzo dei Priori.
M.N.