Accoltellato per aver difeso l’amico dagli insulti omofobi di un gruppo di coetanei. È finito in ospedale con una prognosi di 30 giorni, un ventiduenne brasiliano, vittima di un’aggressione avvenuta lo scorso sabato nei pressi di un fast food, a Perugia, zona stadio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri anche sulla scorta dei filmati delle videocamere di sicurezza della zona, che conducono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, il ragazzo sarebbe stato raggiunto da un gruppo di almeno quattro giovani che lo hanno letteralmente circondato, per poi lasciarlo a terra e dileguarsi. Gli elementi raccolti dalle indagini portano gli investigatori su questa pista che lo stesso ventiduenne potrà confermare o meno quando potrà essere sentito dal pubblico ministero titolare dell’indagine.
Al momento, a quanto è stato possibile apprendere, l’amico che avrebbe subìto le offese e che il 22enne avrebbe difeso ricevendo i colpi, non sarebbe stato individuato dagli investigatori né si sarebbe presentato ai carabinieri di sua spontanea volontà. Non comparirebbe neanche nei video, che comunque, come detto, sono al vaglio dei militari.
Per cui questa ipotesi rimane, al momento, una delle possibili ricostruzioni per spiegare l’azione violenta, avvenuta in una zona dove fatti analoghi, con giovanissimi protagonisti di aggressioni di gruppo, non sono nuove. L’obiettivo degli investigatori resta, comunque, quello di ricostruire quanto accaduto in quei drammatici momenti e, quanto prima, dare un volto agli aggressori. Il ventiduenne è tuttora ricoverato in ospedale, al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stato condotto dai soccorritori subito dopo l’aggressione.