Accordo di programma tira e molla. Tra annunci e dubbi il futuro di Ast

Sottosegretario Prisco: "C’è l’intesa". Vicepresidente Arvedi Caldonazzo: "Vertice a Roma? Incontro tecnico"

Accordo di programma tira e molla. Tra annunci e dubbi il futuro di Ast

Acciaieria, da sciogliere il nodo dei costi energetici mercoledì 9 al Ministero

La speranza è che questo sia quello buono: l’annuncio di Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno, rispetto al fatto che "l’accordo di programma per l’Ast di Terni è stato definito nelle parti sostanziali sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali sia per gli investimenti volti a rilanciare l’industria a Terni ed in tutta l’Umbria". Il ministro per lo Sviluppo economico Adolfo Urso, riporta l’Ansa, lo ha confermato al sottosegretario che lo ha incontrato insieme al presidente della Commissione Lavoro del Senato, Franco Zaffini, alla capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e presidente dell’Assemblea legislativa Eleonora Pace e al coordinatore comunale di Terni e responsabile regionale crisi industriali di FdI, Marco Celestino Cecconi. Lo ha annunciato lo stesso Prisco su Facebook. Secondo il sottosegretario nei prossimi giorni si dovrebbero definire i dettagli legati al costo dell’energia. Prisco ha parlato di "un incontro positivo, che rassicura un importante settore economico dell’Umbria e sottolinea la capacità del Governo Meloni di rispondere alle istanze dei territori e del lavoro".

Quello di Prisco è solo l’ultimo , in ordine di tempo, annuncio di una lunga serie (almeno tre volte a cominciare da fine 2023 Ministero e Regione hanno data l’intesa raggiunta) sulla definizione dell’agognato accordo di programma che darebbe il via all’agognato piano industriale da un miliardo d’investimento su viale Brin. L’accordo spazzerebbe anche via dubbi su politiche di rilancio e mantenimento dei livelli occupaziionali, avanzati di recente dall’ad di Ast, Dimitri Menecali, alla Commissione attività produttive della Camera in mancanza di "soluzioni strutturali" al peso dei costi energetici. Se Prisco dà l’accordo per fatto, i vertici di Arvedi-Ast non sembrano avere altrettante certezze. L’incontro di mercoledì al Ministero chiarirà gli scenari. Intanto però, per il vicepresidente del Gruppo Arvedi, Mario Arvedi Caldonazzo, quello del 9 ottobre sarà "un incontro tecnico, di confronti, ci è stato detto che ci saranno delle proposte e le valuteremo con attenzione". Per l’ad Menecali si tratta di "un incontro decisivo". Intervenendo nei giorni scorsi all’assemblea di Confindustria Terni, il ministro Urso aveva annunciato una soluzione-ponte alla questione energia fino al 2029, quando saranno riviste le concessioni idroelettriche. A pochi giorni dal vertice romano, lo scenario appare tutt’altro che chiaro.

Ste.Cin.