L’Umbria, terra verde e ricca di sorgenti, risulta essere la seconda regione, dopo la Toscana, dove l’acqua viene erogata a caro prezzo. Alessandro Petruzzi, presidente della Federconsumatori di Perugia, ha in mano le tabelle della XVI indagine sul servizio idrico integrato, realizzata da Federconsumatori – APS in collaborazione con la Fondazione Istituto studi sul consumo, e scuote la testa. Il sindacalista parla di un paradosso molto curioso, "qui qualcosa non torna" e chiede provvedimenti seri ai Comuni e all’Auri, come la previsione di tariffe speciali per le fasce deboli.
Dal report emerge infatti che per quanto riguarda ad esempio una famiglia di 3 componenti per 150 m3 di consumo annuo, dall’analisi delle tariffe sui 20 capoluoghi di regione italiani, la bolletta più salata si paga a Firenze, Perugia e Genova rispettivamente di 564,04 euro, 511,79 euro e 504,28 euro; mentre quelle dove si paga meno per il servizio idrico sono Milano (160,13 euro), Campobasso (191,18 euro) e Napoli (193,64 euro). Confrontando poi gli importi da pagare nel 2024 (consumo di 150 m3 per tre componenti) e nel 2016 per egual consumo spunta un aumento medio del 40%. "Alla luce di questi rincari a cui ne seguiranno altri già approvati dall’Auri, è prioritario - osserva Petruzzi - agire sui costi, definendo un prezzo calibrato alla capacità reddituale dei cittadini con un approccio sociale e non solo “numerico“, ed è necessario avviare un serio piano di investimento per rendere più efficiente, moderna e sicura la rete. Questo per ridurre le gravi dispersioni che, nel settore agricolo, ad esempio, finiscono per incidere sulla determinazione dei prezzi dei prodotti agricoli in tempi di siccità".
Secondo Federconsumatori va definito un sistema anti-spreco a livello industriale e agricolo, oltre che civile, con l’adozione di bacini di raccolta, impianti di trattamento delle acque reflue per utilizzi industriali, ricerca e innovazione per la realizzazione di impianti di desalinizzazione, sistemi di sbarramento per consentire il riutilizzo di risorse idriche che andrebbero altrimenti sprecate.
Silvia Angelici