Acqua, la bolletta è salata. Approvato il nuovo tariffario. Previsti aumenti fino al 7,7%

A stabilire il rialzo è stata l’Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico. Famiglie umbre chiamate a pagare di più già dalla fine di quest’anno.

Acqua, la bolletta è salata. Approvato il nuovo tariffario. Previsti aumenti fino al 7,7%

In Umbria acqua sempre più "salata". A stabilire l’ennesimo aumento è stata l’Auri (Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico), che con relative delibere del consiglio direttivo, presieduto dal sindaco di Spoleto Andrea Sisti, ha approvato il nuovo metodo tariffario idrico, ridefinendo le tariffe relativamente agli ATI (Ambiti territoriali integrati) della regione Umbria. Gli aumenti riguardano il prossimo quinquennio, ma saranno attivati già dal 2024 e quindi dalle prossime bollette. Per l’anno in corso si va da un incremento minimo del 5,9 dell’Ati 3 al 7,7% dell’Ati 1 e 2. L’Aumento previsto nell’Ati 4 quello dell’area ternana per l’anno in corso sarà del 6,2 per cento.

Negli anni successivi gli aumenti saranno più contenuti almeno per l’ATI 1 e 2 (Perugia e Umbria Nord): per l’area servita da Umbra Acque, nel periodo che va dal 2026 al 2029 gli aumenti andranno da un minimo di 0,6 ad un massimo di 3,5 per cento. Nell’ATI 3 (Foligno-Spoleto) gestito da Vus, l’aumento del 5,9 per cento è confermato anche per il 2025, mentre per 2026, 2027 e 2029 si va dall’1,1 al 3 per cento. Picco nel 2028 con un aumento massimo del 6,5 per cento. L’ATI 4 conferma l’aumento del 6,2 per cento fino al 2026 per poi scendere con percentuali che oscillano dal 0,3 e il 2,2 per cento. Con le tre delibere approvate da Auri viene definita anche la somma annuale da destinare alle agevolazioni tariffarie da mettere a disposizione delle categorie sociali economicamente svantaggiate. Per l’ATI 4 quello dell’area del ternano sono stati stanziati 300mila euro l’anno, nell’ATI 3 quello gestito dalla Valle Umbra Servizi la cifra stanziata ammonta a 250mila euro, mentre per l’ATI 1 sono state stanziate 100mila euro. All’infuori delle agevolazioni per i nuclei familiari meno abbienti in Umbria quindi la spesa media a famiglia nel 2024 supererà le 600 euro.

A confermarlo sono i dati diffusi da Cittadinanzattiva Umbria relativi al 2023 quando la spesa media delle famiglie umbre era di 594 euro (la media nazionale era pari a 478 euro).

Anche nel 2024 si conferma il trend di crescita registrato l’anno passato quando era stato registrato un aumento del 6,4% rispetto al 2022 e del 21,5% negli ultimi 5 anni. Cittadinanzattiva sempre nel 2023 evidenziava anche le notevoli differenze tariffarie fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Umbria si passa dai 576 euro di Perugia ai 613 euro di Terni. Una difformità che si registra comunque anche in altre regioni italiane.