
Ha sempre cercato di coniugare l’elaborazione teorica alla prassi quotidiana della sostenibilità. Il cordoglio della città e del Comune
Lutto in città per la morte avvenuta ieri di Karl-Ludwig Schibel, sociologo e figura di riferimento per l’ecologia in Italia e in Europa. Aveva 78 anni ed era molto conosciuto a Città di Castello dove aveva fondato la Fiera delle Utopie Concrete, manifestazione che per anni approfondiva il pensiero ecologista con iniziative che rimarranno nella storia. Schibel era nato in Germania nel 1947, si era formato all’Università di Francoforte, dove aveva studiato con Theodor Adorno. Negli anni ’70 aveva poi insegnato ecologia sociale al dipartimento di sociologia dell’Università di Francoforte, prima di trasferirsi in Italia, in Umbria, dove fondò con altri la comunità intenzionale Utopiaggia in cui ha vissuto per oltre quarant’anni. In questo contesto ha cercato di coniugare l’elaborazione teorica con la prassi quotidiana della sostenibilità. Schibel è stato tra i fondatori della Fiera delle Utopie Concrete di Città di Castello, un appuntamento annuale dedicato a idee, proposte e pratiche per la conversione ecologica dell’economia e della società. Dal 1992 ha ricoperto un ruolo di primo piano nell’Alleanza per il Clima delle Città Europee, coordinando la rete italiana dell’associazione. Aveva poi curato per diversi anni la rubrica “Life Style“ del bimestrale QualEnergia, promosso da Legambiente. A Città di Castello, dove in queste ore si moltiplicano i ricordi e i messaggi di cordoglio, nel 2008 contribuì all’intitolazione del parco Ansa del Tevere ad Alexander Langer, figura centrale dell’ambientalismo europeo con cui Schibel ha condiviso diverse iniziative. Il sindaco Luca Secondi e la giunta in una nota pubblica parlano di "una grave perdita per la famiglia, la città e per il movimento ecologista internazionale".