SARA MINCIARONI
Cronaca

Addio a Riccardo Coccolini. Ultimo saluto a Passignano sulle note di “Bella ciao“

Commozione al funerale del dirigente della Cgil stroncato da un malore sulla E45 mentre tornava da un incontro per difendere 40 posti di lavoro.

Il funerale di Riccardo Coccolini si è svolto ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Passignano sul Trasimeno

Il funerale di Riccardo Coccolini si è svolto ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Passignano sul Trasimeno

Una folla commossa all’uscita dalla chiesa di Passignano sul Trasimeno ha intonato “Bella ciao“, l’ultimo saluto dei compagni sindacalisti della Fiom e di tutta la Cgil al dirigente Riccardo Coccolini che ha perso la vita mercoledì pomeriggio, quando un malore fatale lo ha colto lungo la E45 all’altezza di Pierantonio, mentre si trovava alla guida della sua auto, al rientro da un incontro con le maestranze di una azienda di Città di Castello. Tra le istituzioni presenti ieri, nella chiesa parrocchiale di Passignano, il consigliere regionale Fabrizio Ricci la cui esperienza decennale in ruoli chiave del sindacato lo aveva visto spesso al fianco di Coccolini nelle iniziative e nelle vertenze delle aziende umbre. In tantissimi si sono ritrovati ieri pomeriggio in riva al lago Trasimeno, nell’attesa che il corteo funebre lo scortasse nella sua Passignano, dall’ospedale di Città di Castello dove nella giornata di venerdì era stata allestita la camera ardente. Le bandiere del sindacato, con i mazzi di rose rosse, hanno accolto il feretro. "Era orgoglioso di essere una tuta blu, fiero delle sue origini operaie di metalmeccanico. Ne faceva un vanto", ha detto Marco Bizzarri, segretario generale Fiom "sarà una responsabilità importante adesso portare avanti il suo lavoro, con la stessa passione con cui lo faceva lui". E il sindaco di Passignano, Sandro Pasquali, ha voluto ricordare l’amico: "In un sabato pomeriggio come questo ci saremmo incontrati per parlare di qualunque argomento del momento e alla fine avremmo trovato una sintesi, come eravamo soliti fare. Mancherà tantissimo, una persona leale, con i valori dell’impegno sociale, della difesa degli ultimi e con gli ideali della pace, della democrazia e della lotta alle ingiustizie". Di tutti loro, che hanno preso la parola durante la funzione celebrata da don Marco, il pensiero è stato verso gli anziani genitori Franco e Franca e la moglie Katia. Tanti anche gli amici di una vita, ancora attoniti per l’improvvisa scomparsa del 55enne, che dopo la funzione hanno scortato il feretro fino al vicino cimitero per l’ultimo saluto all’amato Riccardo che come tutti hanno sottolineato fino alla fine ha portato avanti il suo impegno per difendere i 40 posti dei lavoratori a rischio alla Sagemcom e fare tutto quanto possibile per tutelare i loro diritti e la loro dignità.

Sara Minciaroni