L’idea è buona, ma per arrivare a un servizio attrattivo c’è ancora molto da lavorare. È una sufficienza piena quella che riscuote il nuovo servizio di bike sharing a Perugia di cui in verità si sa poco o nulla: qua e là, infatti – in tanti se ne saranno accorti – sono sorte le stazioni per il noleggio rapido di bici elettriche, quelle che fino ad oggi erano solo in zona Pian di Massiano tanto per capirci. A testare tutto ci ha pensato Fiab Perugia Pedala, associazione che promuove la cultura della bicicletta ed altre forme di mobilità ecologicamente compatibili.
"Fin qui – spiega Fiab – il servizio in città è stato veramente scadente, sia per caratteristiche dei mezzi che per le modalità di accesso, che lo rendevano di fatto inutile; siamo quindi di fronte a un innegabile miglioramento, rispetto ad entrambi gli aspetti. Ci sono però dei limiti (la capillarità su tutti) e il fatto che sia davvero utile a chi percorre determinate tratte, ma noi ci auguriamo e auspichiamo che venga utilizzato da sempre più cittadini. Questo bike sharing – continua Fiab – potrebbe rappresentare la soluzione non solo più ecologica, ma anche più economica ed efficiente, ovvero più rapida, per varie tipologie di tratte. Perché ciò avvenga, è però necessario che non si faccia affidamento solo alla buona volontà dei singoli, ma si agisca su più aspetti, creando percorsi dedicati a chi si muove in bicicletta che siano sicuri, continui e lineari e inseriti all’interno di un valido progetto di rete ciclabile urbana da attuare nel tempo e realizzando interventi diffusi di moderazione del traffico e delle velocità che consentano di avere una città che sia "amica" della bicicletta (e dei pedoni). Pedalare in mezzo al traffico intenso con i veicoli che ti sfrecciano accanto a qualsiasi velocità non è sicuro, nè attrattivo".
"Il limite più grande di questo servizio – sostiene l’associazione - rimane il fatto che può essere usato solo per andare da stazione a stazione, dove le bici si possono riporre e terminare il noleggio. Spostarsi da/per la Facoltà di ingegneria o Agraria per chi abita in centro potrebbe risultare per esempio comodo e anche conveniente. Il problema è che dentro ai quartieri (luoghi di origine e destinazione della maggior parte degli spostamenti quotidiani) generalmente non sono previste stazioni dove prendere o lasciare velocemente la bicicletta. In questo modo il servizio perde di efficacia". Quanto alle bici in dotazione, Fiab dice che il pregio principale "è la spinta del motore che pare assolutamente adeguata alla conformazione della città". Mentre il difetto più importante è quello delle luci "che si accendono manualmente e funzionano a pile e illuminano pochissimo". E infine la critica su piazza Matteotti per il fatto che la stazione sia stata installata nel bel mezzo di un marciapiedi. Per conoscere i dettagli ci si può collegare al sito perugiabikesharing.it e scaricare la App Weelo.