MICHELE NUCCI
Cronaca

Aeroporto, il Piano ’25-28’: "Puntiamo a quota 700mila"

È il numero di passeggeri previsto dalla Sase con una crescita del 20%. Il prossimo anno un volo per la Francia e nel 2027 un altro per la Germania.

Il terminal dell’aeroporto di Perugia-Assisi

Il terminal dell’aeroporto di Perugia-Assisi

L’aeroporto Internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” si prepara a spiccare il volo con il nuovo Piano Industriale 2025-2028, con il sostegno della Regione. La Giunta di Palazzo Donini, infatti, ha dato mandato a Sviluppumbria (socio pubblico di riferimento) di approvare la strategia triennale, che sarà discussa ufficialmente nell’assemblea dei soci di Sase Spa (la società che gestisce lo scalo), con l’obiettivo di rafforzare l’hub regionale di eccellenza grazie all’incremento del traffico aereo, nuove rotte e una significativa crescita dei ricavi. E a questo proposito la Giunta Proietti ha dato il via libera al finanziamento di 4 milioni destinati al funzionamento dell’aeroporto.

Tra le principali novità previste nel prossimo triennio, l’apertura di nuove tratte internazionali: dal 2026 si prevede un collegamento con la Francia o altra meta europea, e dal 2027 un ulteriore volo verso la Germania o destinazioni simili e dall’anno 2025 la chiusura delle rotte Comiso e Verona. Queste modifiche puntano a ottimizzare il traffico in base alla domanda e alle potenzialità turistiche ed economiche del territorio.

Il piano prevede poi una crescita del 20,76% dei passeggeri, che passeranno da 577.661 nel 2025 a 697.576 nel 2028, e un aumento dei movimenti aerei del 23,95%. Anche l’aviazione generale e i voli charter faranno registrare un incremento, con un +24,67% di passeggeri previsti dal 2025 all’anno passando 7.500 a 9.350.

Dal punto di vista economico, i ricavi aviation (gestione, manutenzione e sviluppo) saliranno del 39,51% (da 4,5 a oltre 6,3 milioni di euro), mentre quelli non aviation cresceranno del 14,54% (da 2,28 a 2,61 milioni di euro), grazie anche allo sviluppo dell’offerta commerciale, dei parcheggi e dei servizi a terra. Un risultato che dovrebbe contribuire progressivamente a ridurre la dipendenza dai contributi pubblici. Gli investimenti complessivi previsti ammontano a 7,7 milioni di euro, finanziati per il 75% con fondi europei Fsc e per il restante da Sase Spa. Il risultato netto, seppur contenuto, sarà positivo ogni anno, passando dai 13.595 euro del 2025 ai 242.302 euro del 2028. In un anno simbolico come il 2025, tra il Giubileo e l’ottocentenario della morte di San Francesco, l’Umbria si affida dunque al proprio scalo per volare alto nel turismo, nell’economia e nella sostenibilità.

Michele Nucci