Pochi giorni prima del Natale, avevano aggredito due agenti di polizia davanti alla stazione di Città di Castello: la scena fu ripresa da un cellulare e il video fece il giro di web e tv infiammando il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici. I due responsabili, già noti alle forze dell’ordine, vennero poi arrestati e associati ai domiciliari; ieri mattina in tribunale a Perugia si è svolta l’udienza di prosecuzione della direttissima a loro carico. Sono chiamati a rispondere a vario titolo di resistenza, violenza, minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali. Uno dei due agenti durante la colluttazione cadde e riportò lesioni piuttosto serie a un braccio.
Nel corso dell’udienza gli agenti in forza al commissariato di polizia di Città di Castello si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Nada Lucaccioni. Il legale Andrea Castori che tutela il più giovane dei due arrestati -un ventiduenne di origini sudamericane- ha chiesto di poter patteggiare la pena, ma il giudice si è riservato di decidere; l’avvocato Donatella Panzarola per conto del 31enne di origini tunisine coinvolto nei fatti ha ugualmente chiesto il rito abbreviato, condizionato a una perizia psichiatrica, ma il giudice non ha ammesso la perizia. Se ne riparla il 20 gennaio quando si svolgerà la prossima udienza.
Gli agenti erano intervenuti sul piazzale davanti alla stazione dopo aver ricevuto una segnalazione per il comportamento di alcuni ragazzi che, a bordo del treno in arrivo, stavano creando fastidio ai viaggiatori. Una volta sul posto, i poliziotti erano stati aggrediti con violenza.