
"Aggiudicato". Dopo 11 anni, dall’inizio della procedura giudiziaria, si è conclusa la vendita di Castello Isabella Guglielmi di Isola Maggiore. Una notizia clamorosa che arriva dopo l’ennesimo appuntamento all’asta, come diversi se ne erano susseguiti in questi anni, per l’immobile storico che svetta sulla splendida isola del Trasimeno e si staglia tra il cielo e le acque del lago. Ma a differenza degli appuntamenti di vendita, che sin qui erano andati diserti, stavolta il finale è stato un vero colpo di scena. All’ennesimo ribasso una società italiana si è aggiudicata questo gioiello con destinazione d’uso alberghiera per poco più di 1 milione e 400 mila euro. Facile immaginare come il diffondersi di questa notizia stia raccogliendo la massima curiosità non solo al Trasimeno, dove gli occhi ora sono tutti puntati sul piccolo fazzoletto di terra che ogni anno attira migliaia di visitatori, ma in tutta l’Umbria, per comprendere quali investitori si siano mossi su un progetto così rilevante. Non è secondario il fatto che ad Isola Maggiore da tempo sia ormai intervenuto anche Brunello Cucinelli. L’imprenditore illuminato e re del cachemire - innamoratosi dell’isola a prima vista - ha acquistato un edificio di tre piani con uno splendido giardino affacciato sul lago. Chissà che non sia stato rilevante anche questo ingrediente per l’uscita dall’impasse delle sorti di questo magnifico edificio. Si pensi che dai poco meno di 8 milioni di euro, in questi quasi 15 anni dall’avvio della procedura esecutiva, la base d’asta è scesa fino a 1.335.523 euro. Gli investitori americani che si erano aggiudicati il complesso nel 2009 (collegati a Lehman Brothers) entrarono in difficoltà nel 2010 dopo aver già avviato il restauro. Così naufragò il sogno di una beauty farm di lusso per questo edificio che nel 1328 aveva ospitato un convento con una chiesa dedicata a San Francesco (poi abbandonato nel ‘700) e dal 1887 era stata la residenza estiva che il senatore Giacinto Guglielmi dedicò alla moglie Isabella, di cui ancora oggi porta il nome. La storia narra che nel 1894 i Guglielmi organizzarono una fastosa inaugurazione ma l’edificio, anni dopo, in serio stato di degrado, rimase di loro proprietà fino al 1975 e passò di mano nel 1990. Oggi finalmente si apre un nuovo capito, nei prossimi giorni l’aggiudicatario "provvisorio" si presenterà ufficialmente ai delegati alla vendita nominati dal giudice - il dottore commercialista Massimiliano Piselli - e il custode giudiziario Paolo Pizzichelli, e avrà 120 giorni di tempo per perfezionare tutte le procedure. Un primo passo decisivo per quello che la comunità del luogo attendeva da tempo: un acquirente che strappasse questo edificio all’incuria e all’incedere impietoso del tempo che rischia di danneggiare irrimediabilmente un edificio che il Fai ha inserito anche tra i "Luoghi del cuore".
Sara Minciaroni