Alessandro Mazzanti
Cronaca

Pugno in faccia all’autista: “Fammi scendere qui”. Denunciato studente di 19 anni

Il drammatico racconto del conducente di Gubbio ferito: tre denti scheggiati. La comitiva di amici rientrava da una festa: lui voleva farsi lasciare a Cagli

In alto il 19enne che tira i capelli all’autista e uno dei buttafuori tenta di fermarlo

In alto il 19enne che tira i capelli all’autista e uno dei buttafuori tenta di fermarlo

Gubbio, 13 marzo 2025 – Colpito in faccia dal cazzotto di uno studente 19enne che voleva scendere a Cagli, invece che a Gubbio, a conclusione della giornata di tripudio, trascorsa a Misano, dei Cento giorni. La vittima è l’autista che stava guidando il pullman su cui si trovava il giovane: si chiama Germano Masci, 67 anni, abita a Scheggia (Gubbio). Dopo il cazzotto in faccia che gli ha scheggiato tre denti (due incisivi e un canino) il ragazzo, che lo colpisce, come si vede in un video che ha già fatto il giro del web, lo prende più volte anche per i capelli. Viene fermato da degli amici, che lo bloccano da dietro, e anche da un buttafuori, che era in cima al mezzo, vicino all’autista.

E’ lo stesso autista a raccontare l’episodio. “Tornavamo da Misano, dove si era svolta la festa dei Cento giorni. Alcuni dei ragazzi erano ubriachi. Il pullman era il mio, io ho una ditta di trasporti, la Autolinee Giovannini. A bordo avevo circa 50 ragazzi”. Sono le 20 e 33, come segnala l’orologio visibile nel video. Il pullman procede sulla Flaminia, all’altezza del distributore Esso, in direzione Gubbio. A bordo ci sono anche ragazzi di Cagli e Cantiano.

“Sono loro – prosegue l’autista – che mi chiedono di scendere, sia a Cagli che a Cantiano. Per me non c’era problema, ma uno degli organizzatori mi dice che non si può, i ragazzi devono scendere a Gubbio. Quindi io proseguo”. “Loro però – prosegue – volevano scendere per forza. A quel punto iniziano a inveire, mi offendono, pezzo di m... e faccia di c..., continuano a darmi botte sulle spalle mentre guido, da dietro. Nella confusione, mi pare di veder qualcosa che mi attraversa la strada...io freno, e il ragazzo che era vicino a me batte la testa nel vetro, poi mi tira il cazzotto in faccia...Io mi preoccupo di tenere il mezzo sulla carreggiata”.

Masci chiama i carabinieri. Guida ancora per una mezzoretta. Gli chiedono se ha bisogno di un’ambulanza, lui sanguina dal naso ma rifiuta. Quando arriva a Gubbio ad aspettarlo c’è una pattuglia dei militari. Poi all’ospedale incontra anche il padre del ragazzo. “Il quale – dice con amarezza Masci – nemmeno mi chiede scusa, nessuno mi ha chiesto scusa di tutto questo, mi dice solo: perché non l’hai fatto scendere a Cagli?”.

Masci va al pronto soccorso. Fino alle due di notte. Gli danno 6 giorni di prognosi per i tre denti scheggiati. La testata del ragazzo ha provocato la rottura del parabrezza del pullman. Anche il ragazzo viene portato in ospedale. “Mi sono preoccupato di sapere come stava, mi hanno detto che non era grave”, dice Masci. Il quale, in carriera, ha 4 milioni di km sulle spalle, ha fatto il tassista a Roma per anni. C’è qualcosa che vorrebbe dire a quel ragazzo che l’ha picchiata? “Io nulla, non ho parole, è suo padre che gli deve parlare”.