Perugia, 15 agosto 2018 - E’ salito sul treno regionale Perugia-Foligno, diretto a Bastia Umbra. Ma quando il capotreno ha visionato il suo biglietto, valido solo fino a Ponte San Giovanni e lo ha invitato a scendere dal convoglio per pagare il supplemento, lui, un egiziano di 20 anni, in regola con il permesso di soggiorno e domiciliato a Cassino, ha dato in escandenscenze. Prima ha aggredito il capotreno e poi i due agenti della Polfer, di ‘scorta’ al treno su richiesta delle stesse Ferrovie che ritengono quel tratto a rischio proprio per i numerosi episodi di violenza accaduti a bordo.
L’ennesimo episodio di un’aggressione – non solo stavolta al capotreno – si è verificata giovedì scorso a Ponte San Giovanni ma la notizia non era fino ad ora trapelata. In particolare - secondo la ricostuzione emersa anche durante il processo per direttissima – il ventenne si è scagliato inizialmente contro il capotreno e, al momento dell’intervento della Polfer ha preso a calci e pugni i due agenti di pattuglia che hanno riportato lesioni poi giudicate guaribili in ospedale in sette e otto giorni.
Il ragazzo si è rivelato una vera ‘furia’. Per riuscire ad ammanettarlo i poliziotti hanno impiegato parecchio tempo, fino a quando il treno non è arrivato a Foligno dove poliziotti e straniero sono scesi. L’egiziano è finito arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’indomani è comparso davanti al giudice di Spoleto (per competenza territoriale) che ha inizialmente rigettato l’istanza di trasferimento del procedimento a Perugia, avanzata dal suo difensore e ha quindi convalidato l’arresto operato dalla polizia ferroviaria. Il giudice ha inoltre disposto, nei confronti dell’indagato, l’obbligo di dimora nel comune di Cassino con la prescrizione di andare a firmare tre volte alla settimana in commissariato. Secondo quanto ricostruito il ventenne era arrivato a Perugia per cercare lavoro, dopo aver risposto ad un annuncio che richiedeva un addetto in un autolavaggio.
Quello avvenuto a Ponte San Giovanni non è certamente il primo episodio che si verifica a bordo dei convogli delle Ferrovie: situazione che, nei mesi scorsi, era finita anche all’attenzione del prefetto durante un Comitato per l’ordine e la sicurezza. Appena pochi giorni prima, a bordo dello stesso treno, gli agenti della Polfer erano intervenuti dopo che tre minorenni – residenti a Foligno – avevano completamente imbrattato con scritte ingiuriose i tavolini dello scompartimento dove alloggiavano. Sorpresi dalla polizia i piccoli vandali erano stati denunciati e riaffidati ai genitori. Nei giorni scorsi inoltre un’altra aggressione al capotreno è stata segnalata ad Alviano dove un uomo ha preso a testate il dipendente delle Ferrovie.
Erika Pontini