
Il tema delle aggressioni a medici e infermieri negli ospedali resta particolarmente preoccupante, anche alla luce degli ultimi episodi...
Il tema delle aggressioni a medici e infermieri negli ospedali resta particolarmente preoccupante, anche alla luce degli ultimi episodi che hanno coinvolto l’ospedale di Foligno e quello di Terni. Al San Giovanni Battista un uomo si è addirittura chiuso in un ambulatorio con una dottoressa. A Terni invece un paziente ha dato in escandescenza e ha sferrato un pugno contro un dottore, colpendo però un’infermiera. Le reazioni non si sono fatte attendere, con i sindacati sul piede di guerra per contrastare un fenomeno tristemente allarmante.
Diego Carducci, segretario regionale Uil Fpl, ha detto che l’ospedale di Foligno presenta delle peculiarità che lo espongono di più in tema di sicurezza. "Una struttura con accessi ovunque e i reparti diventano insicuri, senza più un controllo all’ingresso. Serve riattivare la sorveglianza h24 all’ingresso, il contingentamento degli ingressi dopo una certa ora e il servizio di vigilanza così com’era prima del Covid".
Scatena irritazione e rabbia anche l’aggressione andata in scena al “Santa Maria“ di Terni. "Non è tollerabile che il personale sanitario, che già opera in una condizione di carenza, con turni faticosi e stressanti, con un sempre crescente sovraffollamento di pazienti, debba essere soggetto ad aggressioni da parte degli utenti", tuona la Fp Cgil di Terni esprimendo propria solidarietà all’infermiera aggredita, giovedì scorso, al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera e anche a tutto il personale del nosocomio ternano. "La solidarietà non basta – proseguono da Fp Cgil –. È necessario trovare soluzioni, sono anni che denunciamo le difficili condizioni di lavoro del personale del Santa Maria in generale e in particolare del pronto soccorso. Ora è il tempo delle soluzioni, prima che succeda l’irreparabile".
"Serve personale della polizia presente h24 nei locali interni del Pronto Soccorso, a stretto contatto con personale e utenza, oltre a un adeguato piano della sicurezza interna (. Infine, ma non a discolpa degli aggressori, occorre ricondurre coerentemente questi eventi criminosi, sempre più frequenti, alla ormai insopportabile inadeguatezza del servizio sanitario nazionale", spiega la Uil Fpl dell’Azienda ospedaliera ternana.