
Fra. Giulio Cesareo, portavoce dei Conventuali di Assisi illustra l’AI Assisi Ac, il documento nato grazie alla collaborazione dei frati minori con l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria
Pronto l’AI Assisi Act: il documento, dalla chiara valenza etica, è nato grazie alla collaborazione tra i frati minori conventuali del Sacro Convento di San Francesco in Assisi e l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria. "Può sembrare fuori luogo, o forse ingenuo – spiega fra Giulio Cesareo, portavoce dei Conventuali di Assisi –, il coinvolgimento di una comunità francescana come quella dei frati del Sacro Convento in un progetto così ambizioso come la redazione e la condivisione di una dichiarazione di intenti, l’AI Assisi Act appunto, circa il rapporto tra intelligenza artificiale e informazione/comunicazione. Credo però che la visione del mondo all’insegna della fraternità, della cura e del radicale rispetto dell’altro vissuta e trasmessaci da Francesco d’Assisi, sono un punto di vista "umano" - forse più correttamente "umanistico" - sono di fatto una sorta di alveo e di humus alla riflessione etica che qui presentiamo". L’AI Assisi Act sarà presentato a Roma, nella sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, oggi, alle 15, nella sede di Palazzo Grazioli. Questa dichiarazione di intenti, di carattere etico – viene ancora evidenziato –, tradotta anche in francese, inglese, spagnolo, tedesco, giapponese e cinese, nell’affrontare il delicato tema del ricorso dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito della comunicazione pone all’attenzione alcune riflessioni sulla centralità e la dignità dell’essere umano; sulla ricerca della verità; sulla necessità di attivarsi concretamente per trasmettere alle generazioni future il patrimonio comune di valori contenuti nella Dichiarazione universale dei Diritti umani.