Tre comunità sprofondate nel dolore: Perugia, Ancona e Fabriano. Quelle tre comunità intorno a cui ruotava la vita di Lucia Manfredi e Diego Duca, quarantenni, medico ospedaliero lei, autista soccorritore del 118 lui. Le loro vite spezzate sabato mattina, in un incidente la cui dinamica è da chiarire. Lucia lavorava all’ospedale Torrette, ad Ancona e lì si stava recando quando è avvenuta la tragedia, in quello stesso quartiere, dove abitavano con il marito.
Diego era in servizio al 118 dell’Umbria: avrebbe dovuto fare il turno di notte. Sarà l’autopsia a fornire elementi su quanto accaduto: appare probabile che la dottoressa fosse alla guida della Panda quando è stata urtata dalla Bmw e poi è stata sbalzata all’esterno dopo l’impatto con la colonnina del metano; il marito, dalla posizione del corpo, si sarebbe trovato invece sul marciapiede e sarebbe stato travolto lì nell’ambito del tragico schianto. Dopo l’impatto, la Bmw ha urtato una Lancia Ypsilon in sosta, piegando anche un palo della luce, per finire la sua corsa cento metri più avanti. L’uomo alla guida della Bmw è stato indagato per omicidio stradale ed è risultato negativo all’alcoltest.
Intanto è partita la catena di solidarietà per il figlio della coppia, di dieci anni. I colleghi hanno annunciato di voler sostenere i nonni che se ne prendono cura e Taffo, la nota agenzia funebre, ha già avviato una raccolta fondi sulla piattaforma gofundme perché, scrivono in un post, "non tutte le morti hanno lo stesso colore. Alcune feriscono più a fondo e ci colpiscono nel cuore".