"Un’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco". Così Valter Malosti, nelle triplice veste di regista, attore e traduttore, racconta il nuovo spettacolo della stagione 24/25 del Morlacchi: “Antonio e Cleopatra“ (nelle foto) di William Shakespeare, opera raramente rappresentata in Italia, ma tra le vette poetiche del corpus drammatico dell’autore, in scena da questa sera e domenica con i consueti orari della stagione (e cioè stasera e venerdì alle 20.45, domani alle 19.30, sabato alle 18 e domenica alle 17 con replica audiodescritta per le persone non vedenti e ipovedenti.
Lo spettacolo è occasione preziosa per il pubblico di confrontarsi con un capolavoro sconosciuto ai più, anche grazie alla nuova traduzione in versi di Nadia Fusini e dello Valter Malosti, protagonista in scena con Anna Della Rosa, finalista ai Premi Ubu 2021 come miglior attrice per la sua interpretazione della regina d’Egitto in ’Cleopatràs’ di Testori. Con loro, un cast che unisce e attori affermati e giovani talenti, Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Massimo Verdastro, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta, Carla Vukmirovic.
Dopo un lungo e appassionato percorso shakespeariano, Malosti si confronta con “Antonio e Cleopatra“. Li discrive come "due straripanti protagonisti, che eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e ai giochi della politica" in un’opera basata sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, letto e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia. Di Antonio e Cleopatra, prosegue il regista, "la mia generazione ha impresso nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, e vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema di Hollywood, della coppia Richard Burton e Liz Taylor. Ma su quest’opera, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, aleggia, per più di uno studioso, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente"
I biglietti si possono prenotare allo 075, 57542222, acquistare al Botteghino del Morlacchi e on line su www.teatrostabile.umbria.it.
Sofia Coletti