Anno nuovo problemi, purtroppo, vecchi. E se si parla di sanità pubblica la questione si fa sempre più delicata. Dall’ospedale di Città di Castello giungono - anche in questi giorni di festa - numerose segnalazioni di disservizi. I posti letto in osservazione breve intensiva sono quasi sempre pieni, continua l’assenza di primari in alcuni reparti fondamentali, pronto soccorso intasato e nel periodo tra Natale e Capodanno il bar dell’ospedale aperto a singhiozzo con relativi disagi per i familiari dei pazienti.
Insomma le questioni aperte restano sempre tante e l’argomento è pronto a finire al centro del primo consiglio comunale dell’anno nuovo dove saranno affrontate problematiche purtroppo giù segnalate anche nei mesi scorsi dai sindaci del comprensorio. Proprio in questi giorni la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni torna a presentare un’interrogazione sullo stato del servizio del pronto soccorso "a fronte delle reiterate carenze di personale che rischiano di non garantire la dovuta sicurezza nell’assistenza dei pazienti".
Vale la pena ricordare che quello di Città di Castello è il quarto ospedale dell’Umbria, sede di Dea primo livello: il pronto soccorso è dotato di 10 posti letto di Osservazione breve intensiva (OBI). "Questi posti letto sono praticamente sempre tutti occupati anche da pazienti con patologie gravi in attesa di ricovero nei reparti di degenza", scrive Arcaleni nel documento nel quale chiede di conoscere "le azioni intraprese dall’amministrazione comunale per sollecitare una urgente soluzione".
La stessa capogruppo di Castello Cambia ricorda che nel luglio del 2023 si parlò di una "rimodulazione dei codici di accesso utilizzando il personale adibito alle emergenze: che fine ha fatto questo percorso?". Arcaleni chiede inoltre un incontro coi vertici sanitari della Asl 1 e col nuovo direttore regionale del Servizio sanitario per affrontare le criticità a partire dal pronto soccorso di Città di Castello che ha un carico di accessi importante "a fronte di personale sempre carente e che opera in condizioni precarie sia in ordine alle modalità di reperimento degli addetti, che alle turnazioni, alle sostituzioni, ai riposi fino agli straordinari richiesti".
Tra l’altro il sindaco Luca Secondi nella conferenza stampa di fine anno aveva indicato proprio la sanità come una delle priorità per il governo della città nel 2025.