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Al via i saldi invernali. Niente posticipo al 27. La partenza venerdì tra dubbi e speranze

Le associazioni di categoria avevano chiesto di spostare la data a fine gennaio, visto il clima. Ma la Regione ha optato per il 5 . Federmoda: "Siamo comunque pronti". Confesercenti: "Molto delusi" . .

PERUGIA

Respinta la richiesta da parte delle associazioni di categoria di posticipare la data dei saldi a causa del meteo pazzo, che ha rallentato gli acquisti invernali. La data ufficiale è arrivata quasi di sorpresa: le svendite di fine stagione anche in Umbria, come in tutte le altre regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta, inizieranno venerdì, anticipando addirittura l’Epifania.

Ma quanto spenderanno i consumatori? E come ha inciso l’e-commerce sulle abitudini degli italiani? Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro, che coinvolgerà quasi 16 milioni di famiglie italiane. Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria Confcommercio, sottolinea che "i dati evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, nonostante l’anno difficile che abbiamo lasciato alle spalle. I saldi invernali, anche quest’anno, rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Come Federmoda Umbria - aggiunge il presidente Petrini - possiamo registrare che non c’è stato il posticipo dell’inizio dei saldi che noi auspicavamo, ma siamo comunque prontissimi per questo evento così importante per i bilanci delle nostre attività. Siamo consapevoli che il nostro settore rappresenta una componente essenziale della vita economica e sociale delle nostre città e dei nostri borghi; come sempre faremo la nostra parte per rispondere alle esigenze dei nostri clienti".

Parla di numeri natalizi abbastanza buoni Giuliano Granocchia, presidente di Confesercenti Umbria. Ma c’è delusione per il fatto che la richiesta avanzata dalle associazioni di categoria non è stata accolta. "Confesercenti e Confcommercio – ricorda Granocchia - avevano chiesto alla Regione di posticipare l’avvio dei saldi invernali dal 5 al 27 gennaio 2024. Una proposta maturata sulla base di una consultazione della base associativa del settore con l’assoluta maggioranza (oltre il 90%) favorevole al posticipo. Tranne che per il natale il comparto si è lasciato alle spalle un periodo molto negativo – sottolinea ancora Granocchia –. Gli scaffali dei negozi erano rimasti pieni di merci, i fornitori, tranne pochi casi, negano la possibilità di allungare i pagamenti. Data questa situazione, spostare i saldi al 27 gennaio avrebbe restituito la loro autentica natura di vendite di fine stagione. Ma così non è stato". Confesercenti fa notare anche che il settore deve tornare a fare il punto sulla legge nazionale che ormai non regge più l’innovazione e la concorrenza delle grandi piattaforme online. "Servono forme di salvaguardia - conclude Granocchia -A parità di gioco devono corrispondere le stesse regole".

Silvia Angelici