
Il convegno Governare la cybersicurezza: prevenire, resistere, contrastare. Acn, Dna e Procure insieme
"Nessuno è al sicuro e tutti siamo chiamati ad agire con urgenza e determinazione". A dirlo, a proposito di attacchi informatici, è stato ieri il Procuratore generale Sergio Sottani durante il convegno “Governare la cybersicurezza: prevenire, resistere, contrastare”, organizzato dalla Procura generale e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. "Gli organi di informazione in questi anni hanno riferito di attacchi a siti istituzionali della nostra regione - ha detto Sottani -. Per quanto riguarda la Procura Generale perugina sin dal luglio 2021, con un ulteriore aggiornamento nel febbraio scorso, si è dotata di un Ordine di servizio, rivolto ai magistrati ed al personale amministrativo e di polizia giudiziaria, teso alla riduzione del rischio digitale, rappresentato dalla sottrazione di dati sensibili, personali e d’ufficio".
Quello di ieri è stato il quarto appuntamento in Italia, dopo quello di Milano, Palermo e Napoli, dedicato a questo tema fondamentale. "Essere qui oggi è motivo di orgoglio personale e collettivo - ha aggounto Sottani -. La nostra comunità, infatti, si dimostra ancora una volta un crocevia di idee, esperienze e progresso. Il nostro obiettivo comune è chiaro: continuare a promuovere il dialogo, favorire la collaborazione e costruire insieme soluzioni che abbiano un impatto positivo per il futuro. Che questo incontro sia uno stimolo ulteriore per tutti noi a perseguire questa strada". Aillustrare lo scenario attuale della sicurezza informatica, "caratterizzato da un’accelerazione senza precedenti della digitalizzazione e da un costante incremento delle minacce cyber, che oggi rappresentano una delle sfide principali per la sicurezza nazionale e personale dei cittadini, il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone; il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Nunzia Ciardi e il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo Eugenio Albamonte. Proprio Cantone nel suo intervento ha evidenziato che "il cyberspazio si presenta come un territorio virtuale in cui le tradizionali attività illecite si fondono con le tecnologie più avanzate attirando la criminalità anche in forma organizzata e ponendo, quindi, sfide senza precedenti per la sicurezza globale".