Perugia, 2 gennaio 2025 – Tre cinghiali a spasso per la centralissima viale Roma e poi a brucare erba in via Bratislava: la foto, scattata da un passante in questi giorni di festa, è diventata virale e in poco tempo ha fatto il giro del web e delle chat. La notizia, a dire il vero, non sorprende neanche più di tanto, visto che ormai sempre più di frequente siamo abituati ad imbatterci con i selvatici, in ogni angolo della città, compresi quelli che rovistano nei parchi urbani, che si intrufolano nei giardini privati e nei piazzali dei condomini. Senza considerare quelli che attraversano all’improvviso la strada, creando incidenti agli automobilisti, spesso anche gravi Più che stupirci della loro presenza, dovremmo preoccuparci della loro proliferazione incontrollata, che causa danni ingenti all’agricoltura e all’incolumità pubblica. E’ chiaro che la famigliola fotografata in viale Roma, sotto il Frontone, proveniva dal vallone di santa Margherita, dove sono stati avvistati varie volte. In quell’area , nonostante le abitazioni e le scuole, c’è una boscaglia selvaggia e incolta che offre ricovero agli ungulati.
L’anno scorso, ad inizio estate, tra le polemiche degli ambientalisti, vista l’emergenza, la Giunta Romizi autorizzò una braccata ridotta con 5 cani e 15 cacciatori, designati dall’Atc Perugia 1. “La possibilità che si riproducano – recitava l’ordinanza – aumenta il rischio di eventuali danni in un territorio completamente circondato da zone residenziali e strade con consistente volume di traffico”. La battuta non ebbe l’esito sperato, perché i cinghiali ebbero la meglio sulle doppiette. Ma adesso l’emergenza si ripresenta: “non fa piacere trovarsi un cinghiali e davanti agli occhi – dice un signore a spasso con un piccolo cane –. Se attacca, c’è il rischio di lasciarci la pelle”.