E’ allarme per i dazi e le conseguenze che questi potrebbero avere per l’Umbria. A lanciarlo è stato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ospite di punta di ieri della Carovana della Uil ‘No ai lavoratori fantasma’, in scena ieri e oggi a piazza San Domenico a Foligno. Si tratta di una iniziativa itinerante per tutte le regioni, per sensibilizzare contro i lavoratori fantasma e il precariato, ma non è mancato il modo di parlare anche della Manovra in esame in Regione. "Se Trump dovesse confermare i dazi anche del 200 per cento, enti specializzati, ci dicono che sarebbero a rischio quasi 60 mila posti di lavoro. Vorrei ricordare - ha aggiunto - che l’importo del danno potrebbe aggirarsi intorno ai 70 miliardi e, soprattutto nel settore agroalimentare, noi abbiamo 8 miliardi che rischiano di andare in fumo, 2 miliardi nel settore vinicolo". Bombardieri ha parlato anche di lavoratori fantasma: "sono coloro che non vengono visti dalle banche quando vanno a chiedere un mutuo, o dalle concessionarie quando vanno ad acquistare un’auto a rate". Sulla manovra l’assessore De Rebotti, nello stesso panel di Bombardieri, ha chiesto scusa per la mancata partecipazione. E Molinari, a margine: "E’ scandaloso quello che sta succedendo. L’incontro Regione-sindacati? Non lo considero un incontro ma è stata una chiamata all’ultimo miglio per dirci che va in Commissione una delibera che non conoscevamo. Notizia che abbiamo appreso dai giornali", ha denunciato il segretario umbro Uil. "Non accettiamo una proposta del genere perché l’Umbria e i lavoratori non se lo possono permettere. Perché siamo la Regione meno pagata d’Italia".
Cronaca"Allarme dazi, l’Umbria è a rischio"