"I dati non lasciano spazio a dubbi: nel 2024, gli sforamenti di Pm10 nella zona di Prisciano sono aumentati del 73% rispetto a quanto avvenuto nel 2023". Lo denuncia il Comitato Prisciano. L’aumento delle polveri sottili in città nell’anno appena trascorso ha riguardato considerevolmente anche la zona di Le Grazie, dove gli sforamenti hanno superato il limite di legge. "Numeri concreti che confermano ciò che viene denunciato da oltre un anno – continua il Comitato Prisciano – , dando voce alle preoccupazioni crescenti riguardo la qualità dell’aria e l’impatto sulla salute pubblica. Il peggioramento percepito dai cittadini trova ora riscontro nei numeri. Che il principale responsabile degli sforamenti sia proprio il nichel? Nichel che, dai dati pubblicati da Arpa ed aggiornati al mese di luglio 2024, si sta attestando su concentrazioni ben al di sopra dei valori obiettivo stabiliti dalla legge per quanto riguarda la stazione di rilevamento di Prisciano".
"Ricordiamo che la “scoria” influenza i livelli di nichel: è proprio dalla polvere bianca, infatti, che deriva oltre il 30% del nichel rilevato dalla centralina della zona – aggiunge ancora il Comitato – . Ne consegue che un aumento di scoria nell’aria (gestita fino ad oggi a cielo aperto) porta ad un incremento del livello del nichel. Continua così il trend di crescita “negativa” che non è più possibile ignorare: è necessaria un’inversione di rotta immediata. Alla luce di tutto questo ribadiamo il nostro appello alle Istituzioni e alle parti in causa affinché il problema di Prisciano venga affrontato con la massima serietà e determinazione mettendo in campo ogni strumento e soluzione possibile che possa contribuire al miglioramento delle condizioni di vita per tutti i residenti".