Altra nottata di violenza nel carcere. Olio bollente tirato sugli agenti

Detenuto massacra il compagno di cella e aggredisce i poliziotti. Sappe: "Subiti espulsi i detenuti stranieri"

All’ennesimo episodio di inaudita violenza nel carcere di Sabbione, il Sappe tuona: "Accelerare le espulsioni dei detenuti stranieri". Feriti nella notte un recluso, brutalmente picchiato dal compagno di cella, e alcuni agenti della polizia penitenziaria, a cui l’aggressore ha tirato anche olio bollente. "Verso le ore 3.30 - riferisce il segretario regionale del Sappe, Fabrizio Bonino – due detenuti nordafricani ubicati alla media sicurezza hanno fatto a pugni in cella: uno ha avuto la peggio, colpito ripetutamente con la gamba del tavolo. Grazie all’immediato intervento dei pochi poliziotti che erano al lavoro e di alcuni che stavano dormendo in caserma è stato salvato il detenuto che, privo di sensi, era inerme a terra. All’ingresso in cella, gli agenti sono stati aggrediti, riportando ferite poi refertate, dal detenuto violento che stava tentando di incendiare la cella e gettare olio bollente contro i colleghi intervenuti". Il segretario nazionale Donato Capece parla di "fallimento delle espulsioni di detenuti stranieri: sono state solamente 848 nel 2022 a fronte di circa 20 presenti tra i 60mila detenuti in Italia". "Da tempo il Sappe - continua - denuncia la correlazione tra aumento degli eventi critici nelle carceri e presenza di detenuti stranieri. È sintomatico che negli ultimi 20 anni ci sia stata un’impennata dei detenuti stranieri nelle carceri italiane. Le espulsioni di detenuti stranieri dall’Italia sono state fino ad oggi assai contenute, oserei dire impercettibili. Nel 2022 i detenuti stranieri espulsi a titolo di sanzione alternativa alla detenzione sono stati solamente 848 (285 albanesi, 114 marocchini, 96 tunisini e 353 di altri Paesi). "Ho parlato direttamente con il Ministro della Giustizia, Nordio, in aula del Senato, per rappresentargli la gravissima situazione del carcere di Terni, dopo i nuovi episodi accaduti", così il senatore Pd Walter Verini. "Quanto accaduto al carcere di Terni - afferma Manuela Puletti, consigliera regionale della Lega – è la sintesi di un’emergenza ben più ampia che riguarda le carceri umbre, dove ci sono problemi di sovraffollamento di detenuti, principalmente stranieri, e mancanza di organico che potrebbe essere sopperita ipotizzando una revisione della pianta organica.