Assisi, 21 novembre 2014 - L'alunna più 'buona' d'Italia è di Assisi, della stessa scuola al centro della 'bufera mediatica' scatenata dal presunto caso di offese di stampo omofobo da parte di un professore a un alunno: l'Istituto alberghiero. Questa volta protagonista della 'buona notizia' è una studentessa Giovanna Esposito premiata dall'associazione Ignazio Salvo per "la sua ordinaria bontà verso una compagna bisognosa di aiuto e straordinaria nella sua semplicità".
È stata la preside dell'Alberghiero assisano, Bianca Maria Tagliaferri, a ricordare - nel corso della cerimonia di consegna del premio - che nei giorni scorsi la sua scuola era stata "nel vortice di una bufera (era anche venuto ad Assisi, per approfondire l'episodio dell'alterco tra professore ad alunno, il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone) ma per fortuna - ha ribadito la preside - questa istituzione e tutte le sue componenti sono forti e compatte. E l'assegnazione a una nostra studentessa del premio come 'alunno più buono d'Italia' è l'ennesima conferma che qui si respirano valori veri e sani. Si insegnano principi giusti che sono poi la base sulla quale i nostri ragazzi si formano e arrivano a dei risultati importanti sia sul piano professionale che umano come quelli raggiunti da Giovanna".
È stato poi il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ad auspicare "che il bene faccia rumore e rumore anche mediatico. Questo è il compito della scuola, se Giovanna è un germe di bene, cresciuto e maturato all'Alberghiero di Assisi, rappresenta un segno tangibile che questa scuola nella sua professionalità, umanità e solidarietà adempie altamente al suo compito".