REDAZIONE UMBRIA

Amanda Knox, attesa la sentenza della Cassazione per calunnie. Lumumba: “Non ha mai chiesto scusa”

La procura generale della Corte di Cassazione ha chiesto la conferma della condanna a tre anni emessa in appello. Patrick Lumumba: “Credo nella giustizia italiana”. Gli avvocati di Amanda Knox: “Siamo molto fiduciosi”

Perugia, 23 gennaio 2025 – Si torna a parlare dell’omicidio di Meredith Kecher. O meglio, si torna a parlare di Amanda Knox, a lungo sospettata di essere una delle responsabili di quella morte, poi assolta definitivamente dall'accusa, ma condannata per calunnie nei confronti di Patrick Lumumba – nel 2007 suo datore di lavoro in un pub del centro storico di Perugia –, avendolo accusato dell’omicidio della studentessa inglese, avvenuto a Perugia il primo novembre del 2007. Un’accusa risultata poi falsa a fronte delle indagini che avevano portato a individuare un testimone che dava a Lumumba un solido alibi e che lo collocava nel locale all’orario dell’omicidio, nessun riscontro alla presenza di Patrick sul luogo del delitto e, al contrario, la presenza di Rudy Guede. 

Patrick Lumumba arrivato in Cassazione per la sentenza sul ricorso per la condanna ad Amanda Knox per calunnia (Foto Ansa)
Patrick Lumumba arrivato in Cassazione per la sentenza sul ricorso per la condanna ad Amanda Knox per calunnia (Foto Ansa)

Quando arriva la sentenza

Oggi i giudici della Cassazione discutono il ricorso di Amanda Knox, difesa dagli avvocati Luca Luparia Donati e Carlo Dalla Vedova, contro la sentenza della Corte d’appello di Firenze che aveva condannato la giovane donna americana nel procedimento riaperto su indicazione della Cassazione stessa. La sentenza potrebbe arrivare in serata

La procura generale chiede la conferma della condanna

La procura generale della Corte di Cassazione ha chiesto in mattinata la conferma della condanna a 3 anni emessa in appello. Il rappresentante dell’accusa ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dai difensori della cittadina americana. 

Lumumba: “Amanda Knox non mi ha mai chiesto scusa”

Presente oggi in aula, a differenza di Amanda Knox, Patrick Lumumba che ai giornalisti ha dichiarato: “Credo nella giustizia italiana. Amanda ha sbagliato, mi ha calunniato e anche se lei non mi ha mai chiesto scusa, mi aspetto che questa condanna sia confermata. Speriamo che oggi si metta fine a questa storia e la condanna accompagni Amanda per tutta la vita”. Dal canto suo l’avvocato Carlo Pacelli ha aggiunto: “Dopo la povera Meredith, Lumumba è la seconda vittima di questa vicenda giudiziaria. Noi chiediamo giustizia”. 

Gli avvocati di Amanda Knox: “Siamo molto fiduciosi”

Gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati, difensori di Amanda Knox, entrando in Cassazione, hanno invece dichiarato: “Siamo molto fiduciosi, abbiamo argomenti forti. Amanda non c’è, sta a casa con la sua famiglia aspettando fiduciosa e rispettosa della giustizia italiana e confida di potere chiudere questa sua vicenda”.