Perugia, 2 novembre 2024 – Diciassette anni dopo, esattamente lo stesso giorno in cui si consumò il delitto della studentessa Meredith Kercher, Amanda Knox torna sul luogo dell’omicidio per raccontarlo dal suo punto di vista. Un ritorno metaforico, ma non per questo meno clamoroso. L’americana oggi trentasettenne è diventata anche produttrice televisiva ed in questa nuova avventura ha finanziato la serie televisiva “Blue Moon” che ruota proprio intorno al delitto di via Pergola, avvenuto a Perugia la notte il primo novembre del 2007.
“Blue Moon” sarà trasmesso negli Stati Uniti da Hulu, il canale in streaming della Disney. La coproduttrice è Monica Lewinsky, la ex stagista della Casa Bianca divenuta famosa per lo scandalo che, nel 1998, coinvolse l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Amanda Knox sarà interpretata da Grace Van Patten, mentre Giuseppe De Domenico indosserà i panni di Raffaele Sollecito. Mercoledì sei novembre la troupe inizierà a girare a Perugia dove rimarrà per tre giorni mentre ieri le riprese sono iniziate ad Orvieto. Nella città della rupe si svolge la maggior parte del lavoro della produzione mentre a Perugia dovrebbero essere girati soprattutto alcuni esterni nella zona di piazza Grimana accanto alla quale si trova la casa dove venne brutalmente assassinata Meredith ed in altre parti del centro storico.
La settimana di lavorazione ad Orvieto si svolge in un contesto caratterizzato da una certe riservatezza, la città verrà valorizzata per girare soprattutto alcuni esterni ed alcune scene in alcuni spazi pubblici, ovviamente nel centro storico. Per consentire gli allestimenti del campo base, dei set e il regolare svolgimento delle riprese, la polizia locale ha predisposto un’ordinanza che disciplina viabilità e sosta in piazza d’Armi all’ex caserma Piave, piazza del Popolo, piazza Vivaria e piazza Mazzini, piazza Ippolito Scalza, piazza Febei e via Lorenzo Maitani. La vicenda giudiziaria che aveva portato nel 2009 alla condanna da parte della Corte d’Assise di Perugia sia di Amanda Knox che di Gabriele Sollecito fu particolarmente lunga e contrastata per concludersi definitivamente solo nel marzo 2015 quando la quinta sezione penale della Corte di Cassazione annullò le condanne di entrambi, assolvendoli per non aver commesso il fatto, affermando la mancanza di prove certe e la presenza di numerosi errori nelle indagini.
Cla.Lat.