Il sindaco Filippo Stirati e la vice sindaco ed assessore all’ambiente Alessia Tasso hanno presentato prospettive e contenuti dell’ecodistretto. Un progetto che prevede la partecipazione ed il coinvolgimento di istituzioni, associazioni, privati e di quanti hanno a cuore le problematiche dell’ambiente e della salute pubblica; tutti invitati, compresi i capigruppo del Consiglio Regionale, all’audit organizzato per domani alle ore 15 in modalità online. "I presupposti dell’ecodistretto – ha precisato il sindaco – saranno rappresentati da studi e indagini sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e sulle dinamiche epidemiologiche, al fine di certificare lo stato di salute della nostra qualità della vita in relazione ai diversi fattori di pressione ambientale presenti nel nostro contesto".
Sullo sfondo il "tema del Css – ha proseguito Stirati – alla luce della procedura avviata dalle cementerie eugubine in ordine alla possibilità di utilizzarlo come combustibile, inserendosi nella vicenda più complessa e delicata della chiusura del ciclo di rifiuti nella nostra regione". L’uso dei Css va ricordato, rientra nel quadro di direttive di carattere europeo. "Il Comune – ha aggiunto la vice sindaco Tasso –, ha stipulato una convenzione con La Sapienza di Roma e con il Cnr per l’attivazione di studi e indagini sulla qualità di aria, acqua e suolo, che andranno avanti per un anno, con un monitoraggio del territorio con una rete di venti rilevatori capaci di ricondurre ogni inquinante alla sua fonte".
Non si parte comunque da zero: i dati acquisti dai controlli condotti dell’Arpa, è stato confermato, definiscono buona la situazione ambientale eugubina. Il progetto comporta un costo di circa 150mila euro, inserito per ora nel bilancio "ma siamo al lavoro – ha spiegato Stirati – per ricercare contributi e opportunità".
All’incontro di domani erano state invitate anche le Cementerie "Aldo Barbetti" e Colacem che hanno annunciato con un lettera al sindaco ed alle istituzioni, di aver delegato a rappresentarle, insieme alla realtà industriale del territorio, Confindustria Umbria.
Nella nota, articolata e documentata, condividendo progetti per conoscere lo stato di salute del contesto, ricordano tra l’altro che da anni " 5 centraline Arpa monitorano ogni giorno ii territorio di Gubbio" ed i dati "disponibili sul sito sono visibili a tutti".
G.B.