REDAZIONE UMBRIA

Amici animali Amiamoli mese dopo mese: "Fido abbandonato al canile? Adottiamolo"

Dodici mesi in compagnia dei nostri amici pelosi con l’intento di promuovere le adozioni dei cani ospitati nelle strutture di...

Dodici mesi in compagnia dei nostri amici pelosi con l’intento di promuovere le adozioni dei cani ospitati nelle strutture di...

Dodici mesi in compagnia dei nostri amici pelosi con l’intento di promuovere le adozioni dei cani ospitati nelle strutture di...

Dodici mesi in compagnia dei nostri amici pelosi con l’intento di promuovere le adozioni dei cani ospitati nelle strutture di Perugia, Assisi, Città di Castello e Todi, i canili che con piacere hanno aderito al progetto e fornito le immagini. Black, Laika, Silvestro, Blanco, Alain, Orlando, Roger, Pinolo, Agnese, Castagna, Rochy, Morgana e Forestale sono i protagonisti del Calendario 2025 dello Sportello a 4 zampe della Provincia di Perugia, realizzato dopo uno stop di dieci anni.

La presentazione si è tenuta in Provincia con il responsabile dell’Ufficio Comunicazione della Provincia di Perugia, Simone Pettirossi, la referente e la collaboratrice dello Sportello rispettivamente Melania Roscini e Lisa Ficai, la responsabile del Servizio veterinario Usl Umbria 1 “Randagismo e igiene urbana”, Brigitta Favi.

Il Calendario è legato all’attività dello Sportello a quattro zampe che dal 2009 ha una propria pagina Facebook (oggi conta quasi 240 mila follower) creata per fornire informazioni, promuovere campagne di sensibilizzazione, dare visibilità a smarrimenti, emergenze, ritrovamenti e abbandoni, raccogliere segnalazioni di maltrattamenti e avvelenamenti, divulgare notizie e attività che riguardano gli animali, nonché informare sulle giuste procedure, con un approccio comunicativo diretto e operando in tempo reale per le situazioni più urgenti.

"Un progetto che rende felici tutti – ha detto Pettirossi -, in quanto la promozione dell’adozione dei cani di canile da un lato è un gesto nobile che permette agli animali di trovare una nuova casa; dall’altro è una buona pratica amministrativa di collaborazione interistituzionale, visto che si contribuisce al contenimento dei costi di gestione delle strutture, che sono a carico dei Comuni, cioè di tutti i cittadini".