SOFIA COLETTI
Cronaca

Anche un documentario realizzato da Rai Umbria

Ripercorre storia e funzioni dell’Ateneo e lancia l’appello alle Istituzioni: "Abbassare i costi per l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e concedere in maniera meno restrittiva i visti per studio a chi ha parenti in Italia".

Ripercorre storia e funzioni dell’Ateneo e lancia l’appello alle Istituzioni: "Abbassare i costi per l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e concedere in maniera meno restrittiva i visti per studio a chi ha parenti in Italia".

Ripercorre storia e funzioni dell’Ateneo e lancia l’appello alle Istituzioni: "Abbassare i costi per l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e concedere in maniera meno restrittiva i visti per studio a chi ha parenti in Italia".

di Sofia ColettiPERUGIA"Qui nessuno è straniero, a dispetto del nome". Il rettore Valerio De Cesaris scandisce con enfasi la frase che dà il senso e il valore più profondo alla solenne cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri. L’Ateneo, istituito nel 1925, festeggia il suo centenario e con un discorso intenso e appassionato il rettore ripercorre la storia di "un luogo di cultura e incontro che rispetta le differenze", sottolinea l’essenza di un’istituzione "testimone delle politiche internazionali d’Italia" e che ha fatto "di Perugia una città multietnica e multiculturale prima di molte altre". Si apre a istanze politiche e sociali, protegge e tutela i suoi “ragazzi“. "Gli studenti internazionali – incalza – sono una ricchezza di cui il nostro Paese si accorge molto poco. Vanno accompagnati meglio, abbassando i costi per l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e concedendo in maniera meno restrittiva i visti per studio a chi ha parenti in Italia".

Le prime parole del rettore sono ovviamente per il presidente Mattarella che ha promesso di seguire con attenzione le richieste del rettore. "La sua presenza ci onora – è l’esordio – ed è un riconoscimento importante per questa Istituzione, che da un secolo promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo svolgendo un importante lavoro di diplomazia culturale, ma anche per la città e gli studenti". Si guarda al centenario non solo con intenti celebrativi, ma per riflettere sulla missione di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo: "È stato così in passato e credo potrà esserlo anche in futuro".

Il rettore ripercorre tappe e personaggi dl cent’anni di storia, e nel ricordare l’arrivo dei palestinesi si apre all’attualità e si rivolge agli studenti di oggi. "Quando avete manifestato per il popolo palestinese, da molti non siete stati capiti. Per i comportamenti violenti e gli slogan antisemiti di alcuni, si è detto che erano manifestazioni sbagliate. Ma ciò che è sempre sbagliato è l’indifferenza". Si passa agli anni più recenti con l’avvio, dopo la statalizzazione del 1992, dei corsi di laurea e laurea magistrale, dottorati e master accanto ai corsi di lingua e cultura italiana, con studenti italiani e internazionali. "L’anno scorso abbiamo avuto nei corsi di laurea studenti provenienti da 75 paesi diversi. Nei corsi di lingua italiana studenti da ben 110 paesi. Tra di loro, russi e ucraini. Israeliani e palestinesi. Questo è un luogo di cultura e di incontro in cui accogliamo gli studenti nel rispetto di ogni differenza". Quindi l’importanza della formazione degli insegnanti di italiano e il ruolo chiave della Stranieri che è uno quattro enti certificatori ufficiali con 75 borse di studio a ragazzi e ragazze di 7 paesi africani. C’è anche un ruolo sociale e De Cesaris ricorda le borse di studio assegnate a rifugiati e richiedenti protezione internazionale: ben 404 negli ultimi tre anni.

Ricorda infine i valori dell’Università, il suo essere comunità di studenti, docenti e personale amministrativo, il legame con il territorio, le attività culturali e di valore sociale aperte alla cittadinanza. Sono aspetti fondanti, che non si possono misurare in termini di performance. Per preservarli, è indispensabile che l’università resti libera e indipendente da ogni condizionamento ideologico, confessionale ed economico. Accanto al diritto allo studio e alla libertà di ricerca e di insegnamento, La Stranieri indica come valori di riferimento i diritti umani, l’inclusione, l’accoglienza, la solidarietà internazionale e la salvaguardia dell’ambiente".