Ancora emergenza alloggi: "Questa non è una città a misura di universitari"

Il sindacato Link ha presentato “Ci vuole un tetto“. Un documento di 8 pagine in cui gli studenti chiedono più posti letto, spazi e trasporti sostenibili.

Ancora emergenza alloggi: "Questa non è una città a misura di universitari"

Ancora emergenza alloggi: "Questa non è una città a misura di universitari"

Il sindacato studentesco Link torna a denunciare l’emergenza abitativa. Ma questa volta oltre a denunciare una situazione ancora grave per chi è in cerca di un alloggio presenta un “Manifesto“ con proposte concrete, articolato in 8 pagine. All’incontro erano presenti rappresentanze della Cgil, tra cui i lavoratori del trasporto pubblico locale, e in qualità di uditori diversi membri della politica istituzionale, tra cui l’onorevole Emma Pavanelli, i consiglieri comunali Francesca Tizi e Fabrizio Croce e esponenti di Alleanza

VerdiSinistra Perugia. Il sindacato studentesco per bocca di Nicola Cardinali e Alice Spilla, ha denunciato come, "nonostante gli annunci della Regione sulla copertura totale delle richieste, continui a non essere sufficiente il numero di posti letto e gli interventi in campo abitativo. L’attuale copertura sarebbe stata possibile solo in virtù della rinuncia di centinaia di studenti alla stanza offerta dall’Ente regionale, la situazione precaria e le convocazioni tardive a molti ragazzi, inizialmente informati di non essere beneficiari, ha infatti portato molti a rinunciare a vivere in città o a ripiegare sul mercato privato degli affitti". Nel documento sono inoltre elencate richieste, sul breve termine, di interventi per mettere un limite al costo degli affitti, aumentare le strette contro le piattaforme online come AirBnB, stabilizzare il pass tpl con un accordo biennale e introdurre corse notturne.

"Sarebbe necessario - dice Link - anche mappare le esigenze di aule studio e spazi di aggregazione aperti alla cittadinanza nelle periferie, dove molti studenti si sono ritrovati a vivere a causa dell’offerta insufficiente di case nelle aree dei poli universitari. Al centro la richiesta di un tavolo permanente interistituzionale di concertazione con Comune, Regione, i sindacati: servirebbe per monitorare il mercato privato, lo stato di avanzamento dei lavori e, sul lungo termine, immaginare una serie di interventi strutturali sulla città per costruire un modello di prossimità dei servizi e dei luoghi di vita e lavoro degli studenti". Alla voce di Link si sono aggiunte quelle di Pavanelli e Tizi: "Alloggi per gli universitari, caro affitti, trasporto pubblico, riconversione edifici sfitti, promozione di comunità energetiche di quartiere e universitarie: gli studenti hanno ben inquadrato le dinamiche di questa grave crisi che sta investendo Perugia e hanno proposto idonee azioni a medio e lungo termine per affrontarla. Critica anche la situazione del trasporto, soprattutto se si considera che molti studenti abitano nella periferia. In queste zone, oltre alle difficoltà negli spostamenti, a causa di unservizio inefficace, disorganizzato e insufficiente, sprovvisto di mobilità notturna, mancano spazi per lo studio e l’aggregazione".

Silvia Angelici