REDAZIONE UMBRIA

Ancora guai per le Distillerie Di Lorenzo

Il pm chiede il rinvio a giudizio dei fratelli Di Sarno e di un tecnico: l’udienza preliminare è stata fissata a ottobre

Nuovo processo in vista per i titolari delle Distillerie Di Lorenzo di Ponte Valleceppi. L’udienza preliminare è stata fissata per ottobre. Il pm Manuela Comodi ritiene i proprietari Gianluca e Irma Di Sarno e il tecnico delegato all’ambiente delle distilleria Gennaro Balice responsabili di una serie di pesanti accuse sotto il profilo ambientale. Polveri, puzza e inquinamento del Tevere le accuse per l’azienda con sede lungo il corso del Tevere. Le indagini sono state svolte dai carabinieri del Noe di Perugia coordinati dal comandante Francesco Motta.

Le irregolarità sarebbero cominciate dal 2015 e si sono protratte fino agli inizi del 2019. In particolare le contestazioni vertono sulle emissioni nell’aria provenienti dall’impianto di Ponte Valleceppi. Violazioni alle prescrizioni imposte dal regolamento con cui viene rilasciata l’autorizzazione unica ambientale (Aua), senza la quale l’impianto non può funzionare, e che in base ai rilevamenti sarebbero state violate 240 volte dal 2015 al 2018 e poi altre 7 volte tra febbraio e aprile 2019, ma anche superamento dei limiti di monossido di carbonio rilasciato nell’aria e immesso nell’ambiente pari "a 2-4 volte superiore rispetto al valore massimo autorizzato di 100 tonnellate all’anno" scrive il pm.

Secondo gli inquirenti i responsabili dell’impianto avrebbero anche impedito "la regolare attività di vigilanza e controllo ambientale da parte degli organi preposti", perché avrebbero cambiato "artificiosamente" l’impianto realizzando un bypss "occulto, tra l’impianto di depurazione ed il pozzetto legale di campionamento". Si tratta dell’ennesimo procedimento che questa attività dovrà affrontare, impegnata sia sul fronte penale che civilistico, nonché in varie procedure di giustizia amministrativa: sul solo sito del Tar alla voce dell’azienda corrispondono 90 risultati tra decisioni e pareri. E sono molte anche le battaglie portate avanti dagli ambientalisti, in questo procedimento come parti offese sono rappresentate dall’avvocato Valeria Passeri, Inoltre ci sono, di recente, le 1.200 le firme raccolte dal Comitato i Molini di Fortebraccio per tutelare Ponte Valleceppi.

Nella sottoscrizione chiedono al Comune di "modificare le destinazioni d’uso delle aree su cui insistono aziende a rischio d’incidente rilevante eo insalubri di prima classe, per garantire le distanze minime tra gli abitati e tali aziende". Poi c’è la richiesta di determinazione dei parametri limite per polveri sottili, monossido di carbonio, emissioni odorigene secondo le indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità".

Sara Minciaroni