Sarebbe morto lo stesso giorno della sua scomparsa, ovvero venerdì scorso, Andrea Prospero, lo studente universitario di Lanciano trovato senza vita in un b&b di Perugia. È quanto emergerebbe dalle prime risultanze dell’autopsia che il medico legale Sergio Scalise ha eseguito su disposizione della Procura della Repubblica di Perugia. Saranno gli esami tossicologici a verificare se, come si sospetta, il ragazzo possa aver assunto i farmaci di cui sono state rinvenute le confezioni nella camera presa in affitto all’inizio di gennaio, e se sia stato, eventualmente, un eccessivo dosaggio a provocare il malore che lo avrebbe ucciso. La posizione in cui è stato ritrovato il corpo ha da subito fatto pensare proprio a questo, a un improvviso mancamento che avrebbe sorpreso il ragazzo.
Il suo corpo, infatti, è stato rinvenuto in una posizione definita innaturale dallo stesso procuratore Raffaele Cantone che coordina l’inchiesta insieme all’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Nella vicenda rimangono dei punti ancora poco chiari. A partire proprio dalle ragioni che hanno portato lo studente del primo anno di informatica ad affittare una stanza a poca distanza dallo studentato dove alloggiava. E, quindi, il denaro utilizzato per pagare almeno parte dell’affitto, soldi che non sarebbero transitati dalla carta utilizzata solitamente dal 19enne. Anche per questo la Procura ha chiesto una rogatoria internazionale per accertare il pagamento della stanza, avvenuta tramite una piattaforma digitale.
Ulteriori elementi sono attesi dall’analisi dei quattro cellulari repertati e dal computer del giovane. Intanto, Lanciano si sta preparando a dare l’ultimo saluto ad Andrea: la salma, infatti, ha ottenuto il nulla osta per essere restituita alla famiglia che giovedì sera è stata abbracciata da centinaia di persone nella silenziosa processione in ricordo del 19enne.
Luca Fiorucci