Un anno da record per i musei di Fondazione Perugia: nel 2023 hanno infatti accolto quasi 50mila visitatori, doppiando i numeri dell’anno precedente. Si tratta del dato più alto mai registrato nei tre decenni di vita dell’ente filantropico. Posto d’onore per la mostra internazionale “Nero Perugino Burri“ (nella foto) organizzata a Palazzo Baldeschi in collaborazione con Fondazione Burri: dal 22 giugno al 7 gennaio ha registrato circa 20mila ingressi. . Curata da Vittoria Garibaldi e Bruno Corà e basata su un suggestivo dialogo fra Pietro Vannucci e Alberto Burri, l’esposizione ha proposto opere provenienti da alcuni fra i più prestigiosi musei del mondo, come gli Uffizi di Firenze e il Louvre di Parigi. Prorogata a grande richiesta a ottobre, si è guadagnata l’entusiasmo di pubblico, stampa e critica, divenendo protagonista di un documentario di Sky Arte e visibile in streaming, oltre a speciali di Rai e Mediaset.
Numeri d’eccezione anche per Palazzo Bonacquisti di Assisi, sede dell’esposizione permanente “Il volto di San Francesco“ e di diverse iniziative temporanee a ingresso libero. Anche qui i visitatori sono stati circa 20mila. Nel comune di Gubbio, invece, le Logge dei Tiratori hanno attirato 5mila persone, mentre la Casa di Sant’Ubaldo quasi 2mila. Più di 4mila, poi, gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno partecipato ai numerosi laboratori didattici organizzati all’interno dei poli museali. “Questi straordinari risultati – commenta Cristina Colaiacovo, presidente di Fondazione Perugia – ripagano il nostro crescente sforzo per la promozione della cultura nel territorio umbro. Siamo particolarmente orgogliosi del successo di Nero Perugino Burri, una mostra impegnativa, originale e ambiziosa: per avvicinare il pubblico all’arte occorre anche sperimentare e puntare sulla collaborazione con le altre realtà locali e nazionali".