"I coni visuali interessati e menzionati dalla Soprintendenza si trovano a una quota superiore rispetto a quella dell’antenna che non risulterà posizionata sul crinale di Lacugnano, ma a mezza costa rispetto alla collina, e neanche alla sua altezza massima supera la cresta delle colline circostanti dal punto di vista di un osservatore posto a Perugia (alla quota di via Pompeo Pellini.via Fiorenzo di Lorenzo); e infine, raggiungendo una quota superiore rispetto a via Firenze e alla strada Trasimeno Ovest, è esclusa la possibile compromissione dello skyline del tramonto e di quello naturale di confine della vallata verso le colline del lago Trasimeno". Sono queste alcune delle motivazioni paesaggistiche con le quali il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla Soprintendenza dell’Umbria contro l’installlazione di un’’antenna alta ben 34 metri in zona Centova a Perugia. Un ricorso passato sotto silenzio - e non è escluso possano esserne stati presentati altri - che riguarda gli antennoni 5G che da qualche mese a questa parte i principali operatori telefonici stanno installando in molte zone del capoluogo. Un’area sottoposta a vincolo paesaggistico quella scelta, con la Soprintendenza che ha contestato al Comune la violazione delle norme di funzionamento della Conferenza di servizi, sostenendo che, in presenza di pareri contrastanti, avrebbe dovuto attribuire maggior peso a quello negativo della Soprintendenza stessa. Il Tar però non è stato di questo parere, considerando "la pretesa non condivisibile".
CronacaAntennone, respinto il ricorso al Tar