
L’arcivescovo Ivan Maffeis ha chiesto alla comunità di impegnarsi nell’integrazione e nel coinvolgimento di immigrati, giovani e anziani
Un monito per una maggiore integrazione e coinvolgimento con la popolazione, sia essa di immigrati, di giovani e anziani. L’arcivescovo Ivan Maffeis a conclusione dei festeggiamenti per il 25esimo anniversario del restauro della Chiesa dedicata a Santa Maria della Rosa nella frazione castiglionese della Piana. Sono molte, infatti le famiglie di immigrati e non che si sono trasferite in questa piccola località. L’incontro con il vescovo Maffeis è stato un momento importate di riflessione sia sul proprio essere comunità, ma anche su come coniugare questa piccola realtà con il mondo che la circonda. Da sempre la piccola comunità di Piana è stata aperta all’integrazione ed alla condivisione: le sue origini, ne sono testimoni. La collettività originaria nasceva nel 1258, con alcune famiglie Cortonesi, costrette all’esilio dai guelfi Aretini, che qui trovarono rifugio. La vita dura a cui il luogo impervio costringeva, apriva i cuori e le menti alla coesione, all’intraprendenza ed alla fratellanza: elementi che anche oggi caratterizzano la popolazione. È proprio grazie a queste caratteristiche che la frazione si è formata e fortificata e domenica, ha ricordato la ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale, avvenuta nell’anno giubilare 2000 che necessitava di lavori strutturali e di rinnovamento: gli impianti, i pavimenti ed il tetto dovevano essere rifatti, ma anche gli affreschi necessitavano di un restauro.
Le opere, eseguite in massima parte in economia, furono il frutto di volontari che misero a disposizione della comunità le loro capacità e le loro braccia. I pianaioli si fecero parte attiva rimboccandosi le maniche e sporcandosi di polvere, calce ed intonaco. L’impresa fu superiore rispetto ai denari effettivamente spesi. Più di recente si è reso necessario anche il restauro dell’organo a canne, con mantice a pedali fabbricato dai Fratelli Morettini di Perugia e realizzato, nel 1897. Il tempo e la polvere stavano rovinando definitivamente questo strumento che è un piccolo gioiello, le mani esperte di Marco Valentini, noto organista, hanno ridato all’organo un nuovo splendore. La giornata è continuata la sera, con il concerto del Coro della Parrocchia di Castiglione del Lago, diretto dal Maestro Davide Armellini, accompagnato da Maria Chiara Carloni, all’organo.