SOFIA COLETTI
Cronaca

Archeo Design “Instrumenta“ in mostra

Perugia, al Museo Archeologico esposte le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti che rivisitano gli utensili da lavoro antichi

Perugia, al Museo Archeologico esposte le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti che rivisitano gli utensili da lavoro antichi

Perugia, al Museo Archeologico esposte le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti che rivisitano gli utensili da lavoro antichi

La creatività contemporanea rilegge gli antichi strumenti da lavoro e prende ispirazione dal passato per realizzare prodotti innovativi e sostenibili. Ecco la mostra “Instrumenta“, terza edizione del progetto “Archeo Design“, che ieri mattina è stata inaugurata al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria dove si potrà ammirare fino al 17 maggio. in speciali bacheche sono esposti inediti oggetti di design realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” ispirandosi allo studio dell’evoluzione degli antichi strumenti da lavoro. Sono undici progetti messi a punto da una quarantina di giovani designer guidati dalle professoresse Elisabetta Furin e Maddalena Vantaggi: tutti prodotti multifunzionali e analogici, senza energia elettrica, quindi sostenibili perché durevoli e capaci di attraversare i tempi, proprio come gli antichi reperti, in mostra accanto ai prototipi.

Ed ecco l’incisore multifunzionale nato da antichi punteruoli e scalpelli, un set per la produzione di colori naturali ispirato al macinello preistorico, una cisterna da giardino per raccogliere l’acqua piovana diretta evoluzione dell’anfora. Dagli antichi sigilli è nato un timbro personalizzabile, dal vecchio compasso un colorato set da disegno componibile, passando per una bilancia analogica e la meridiana portatile. Tutti questi oggetti sono stati realizzati da aziende del territorio, ha sottolineato Tiziana Caponi, direttrice del Museo Archeologico nel raccontare la filosofia del progetto. "A differenza degli scorsi anni - ha detto – l’excursus storico non si focalizza solo sull’epoca etrusca ma abbraccia un periodo molto più ampio per indagare le caratteristiche degli utensili dedicati alle attività manuali nel corso della storia. spaziando dall’amigdala preistorica ai dispositivi di misurazione rinascimentali".

Grande la soddisfazione della direttrice dell’Accademia Tiziana D’Acchille: "L’approccio di Archeo Design è diventato un brand metodologico che ha superato i confini regionali, esportabile nelle maggiori istituzioni museali d’Italia. Abbiamo già degli epigoni" ha detto, ringraziando il direttore dei musei umbri Costantino D’Orazio e auspicando sviluppi, "magari con una ricerca sulla Collezione Bellucci". Di certo il percorso didattico e scientifico diventerà una pubblicazione con i progetti dei tre anni. Per il presidente dell’Accademia Mario Rampini "per il design è necessaria l’attività operativa e sono progetti come questi che danno formazione agli studenti, lavorando sul campo, sporcandosi le mani". Per le professoresse Furin e Vantaggi "la mostra evidenzia l’importanza di salvaguardare oggi le attività realizzate a mano e il saper fare, in un’epoca di profonda digitalizzazione del lavoro".

Sofia Coletti