FOLIGNO - Si è aperto ieri il processo in Egitto a carico di Elanain Sherif, l’attore porno di 44 anni arrestato dopo l’ultimo viaggio al Cairo. Alla prima udienza hanno partecipato i tre legali egiziani che ha reclutato la madre (che vive a Foligno), tra cui il consulente che ha seguito i casi di Zaki e Regeni e un rappresentante del Consolato italiano. Le accuse di cui dovrà rispondere l’attore, sono tre: incitamento al vizio, uso di internet per commettere un reato e il danneggiamento dei principi e dei valori posti alla base della famigli egiziana. Il problema sono i video comparsi sui social, per i quali rischierebbe fino a cinque anni di carcere. A seguire il caso, dall’Italia, c’è l’avvocato Alessandro Russo. L’arresto è arrivato lo scorso 9 novembre, in aeroporto al Cairo. Giunto in aeroporto, Elanain è stato condotto in una stanza dell’aeroporto e ne è uscito con le manette. In quella sede gli è anche stato sequestrato il passaporto italiano. I motivi dell’arresto, inizialmente, non sono stati noti. All’avvocato Russo è apparso subito chiaro che la questione sarebbe quella di materiale pubblicato sui social, non consono alla religione musulmana. Elanain, residente a Terni, è però da tre anni a Londra e le sue pagine Facebook sono state hackerate lo scorso settembre. Sherif conosceva la cultura egiziana, conosce la legge e il fatto che diffondere contenuti hard online è reato. In Egitto Elanain non si sentiva al sicuro, alla luce della sua professione e del suo personaggio, sempre più noto sui social.
CronacaArrestato in Egitto. Il processo è iniziato