TODI – Un risultato straordinario per l’intera regione: Todi è tra le cinque città finaliste selezionate per il titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea“ per l’anno 2026. Come rende noto il Ministero della Cultura, la giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro, ha scelto ieri i cinque progetti finalisti su 23 candidature pervenute. Todi si contenderà la vittoria con Carrara, Gallarate, Gibellina e Pescara. Ma già arrivare nella cinquina finale è un grande successo per la città, che ha centrato l’impresa con il dossier “Ponte contemporaneo“: il progetto è articolato in azioni che vanno dalla riqualificazione di spazi architettonici e aree verdi alla realizzazione di eventi a tema con artisti del territorio e di rilievo nazionale e internazionale e si sviluppa in 60 pagine che mettono a sistema una vocazione che Todi esprime da oltre mezzo secolo e per il cui sviluppo molto si è investito in anni recenti. La candidatura è stata impostata per essere quella di un’intera regione, con un’imponente rete di relazioni con istituzioni, università, accademie, fondazioni e realtà associative umbre. E ora il rush finale: le cinque finaliste saranno convocate a Roma il 25 ottobre per le audizioni pubbliche: ognuna dovrà illustrare nel dettaglio il proprio progetto, con audizioni di 60 minuti, 30 per presentare il progetto e 30 per una sessione di domande dalla giuria. Entro il 30 ottobre, la giuria proporrà al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea per ricevere il titolo di ‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea“ per il 2026, che avrà un finanziamento di un milione di euro per realizzare le attività progettate nel dossier.
Sofia Coletti