REDAZIONE UMBRIA

Arvedi, costi doppi per l’energia: "Ma la soluzione ci sarebbe"

"Per Ast fattore distorsivo della concorrenza. Ripristinare il collegamento con la centrale elettrica di Galleto"

Positizionato in Ast un cartellone che dettaglia il grave disagio alla competitività

Positizionato in Ast un cartellone che dettaglia il grave disagio alla competitività

"Paghiamo l’energia elettrica due o tre volte di più dei nostri competitor europei, ma ci sarebbe la soluzione, ripristinare il collegamento diretto con la centrale Enel di Galleto". La denuncia arriva da Arvedi che, per condividere con tutti i lavoratori un "fattore discriminante e distorsivo della concorrenza", ieri mattina ha posizionato in Ast un cartellone che dettaglia il grave disagio che gli elevati costi energetici stanno causando alla competitività della Acciai Speciali Terni. "La maxi affissione, che ricopre uno degli edifici affacciati sul principale piazzale interno del sito di Viale Brin – scrive Arvedi – da un lato ripercorre la storia dell’esproprio del ramo d’azienda elettrico della Terni e del mancato indennizzo, dall’altro mette in evidenza i "numeri" della sperequazione in termini di costi che Ast deve subire rispetto agli altri suoi concorrenti europei, evidenziando come in qualche caso il costo della bolletta energetica sia quasi triplicato". Acciai Speciali Terni propone quindi il ripristino delle condizioni originali di autoproduzione con il collegamento diretto esistente con la centrale Enel di Galleto, che permetterebbe l’approvvigionamento di energia elettrica a costi comparabili a quelli di analoghe forniture nei Paesi europei.

A commentare l’iniziativa di Arvedi è la parlamentare di Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti definendola "una propaganda surreale, che suona come una inaccettabile minaccia da parte dell’azienda. Nonostante questo però non si può ignorare che l’industria metallurgica umbra rischia di essere fuori mercato se non si arriva ad un piano industriale strettamente connesso alla riconversione energetica e ambientale. Se non è già troppo tardi si faccia qualcosa e il Ministro Urso risponda alle nostre domande".

Sul tema energia interviene anche la Cgil con Claudio Cipolla, segretario generale di Terni e Alessandro Rampiconi, segretario generale della Fiom Cgil ternana. "Da oltre due anni come Fiom e come Cgil siamo in campo con una proposta di sviluppo sostenibile per il nostro territorio – continuano i due sindacalisti – che affronta il tema delle aziende energivore e la scarsa competitività dell’Italia sui fattori localizzativi, a partire dai costi dell’energia fuori scala nel rapporto con gli altri paesi europei, mentre i livelli salariali rimangono i più bassi all’interno del vecchio continente".