LUCA FIORUCCI
Cronaca

Assalto al supermercato: camion a tutta velocità usato come ariete, cassaforte agganciata con un cavo di acciaio

Colpo fallito all’Oasi di Ellera. I malviventi hanno agganciato la cassaforte per trascinarla via ma il filo si è spezzato prima che potessero fuggire

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri

Perugia, 11 marzo 2025 – All’assalto del supermercato, con un camion usato come ariete. Vetrine in frantumi e la cassaforte che, però, è rimasta lì dov’era o poco meno. Perché nel frattempo è scattato l’allarme e l’intervento di carabinieri e vigilanza privata è stato così rapido da non permettere ai ladri di tentare, una seconda volta, a trascinare via la cassa dopo che il filo con cui era stata agganciata si è rotto al momento di traino. È successo nella notte tra domenica e lunedì al supermercato Oasi di Ellera, nell’area ex Ellesse.

Secondo quanto appurato, una banda di malviventi ha raggiunto il parcheggio del supermercato con due mezzi, entrambi presumibilmente rubati per questo scopo, un furgone e un’automobile. Il furgone è stato utilizzato come ariete. Lanciato a tutta velocità, è andato a infrangere una parte della vetrina, appena a lato della zona delle porte di entrata e uscita. Una volta sfondata la vetrina, i malviventi si sono diretti verso il bancone delle informazioni, dove avrebbero trovato la cassaforte da portare via. A quel punto, l’avrebbero agganciata con un filo di acciaio, nel tentativo di trascinarla via. Ma il tentativo è fallito nel momento in cui il cavo si è spezzato prima che potessero completare il loro tentativo. A quel punto, con l’allarme che era entrato subito in funzione e con i militari dell’Arma in arrivo, i malviventi non avrebbero avuto il tempo per provare ancora una volta e, di conseguenza, andato a vuoto il primo assalto, si sarebbero allontanati rapidamente, riuscendo a far perdere le loro tracce. I ladri si sarebbero allontanati con l’automobile preparata per la fuga, riuscendo a evitare di essere sorpresi sul luogo.

Del resto, la vicinanza con l’ingresso di Corciano del raccordo Perugia-Bettolle potrebbe aver reso la fuga della banda ancora più rapida. Prima che il dispositivo di accerchiamento che, solitamente, viene attivato in caso di furto o rapina, il gruppo sarebbe riuscito a guadagnare quella distanza che gli ha permesso di sfuggire alle forze dell’ordine. Ad entrare in azione sarebbero stati almeno tre ladri con il volto coperto da passamontagna. I carabinieri stanno indagando sull’accaduto partendo dalle immagini delle telecamere di sicurezza della zona e dell’area che potrebbe aver interessato gli spostamenti del gruppo e probabilmente anche la preparazione del colpo nei giorni precedenti.

Visto che il tentativo di furto appare tutto meno che un’azione improvvisata o affidata al caso. Al contrario, farebbe pensare a un qualcosa di pianificato ad opera di qualcuno in qualche modo specializzato, consapevole che l’irruzione con il camion avrebbe lasciato pochi attimi di margine per completare il furto prima di avere addosso i carabinieri. Un margine ridotto che, come detto, non avrebbe consentito neanche di tentare una seconda volta a portare via la cassaforte. Un’azione studiata non diversa da colpi analoghi. Anche dallo studio di furti riusciti e tentati, realizzati con le stesse modalità, potrebbero arrivare elementi utili a individuare i responsabili. Nella zona, poco meno di un anno fa, un furto era andato a segno ai danni di un’azienda. In quel caso, la banda aveva bloccato le vie di accesso con dei mezzi, messi di traverso sulle carreggiate e, dopo aver sfondato i cancelli con un furgone, si erano impossessati rapidamente di varia merce, caricata su furgoni dell’azienda, per poi allontanarsi rapidamente, “coperti” dalle strade chiuse per rallentare gli interventi.