
L’emendamento vuole strutturare meglio l’obbligo di assicurazione catastrofale
Nei giorni scorsi l’onorevole Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia, in quanto componente la commissione attività produttive della Camera, ha presentato un emendamento per strutturare meglio la norma sull’obbligo di assicurazione catastrofale. "Provenendo dal mondo imprenditoriale – afferma il parlamentare – conosco l’assunzione del rischio d’impresa; questo mi ha spinto a presentare un emendamento al Dl Bollette relativo alle polizze assicurative contro le catastrofi naturali, una proposta di modifica che ha lo scopo – spiega Zucconi – di rendere effettiva e ottimale l’applicazione di una legge la cui ratio è condivisibile, ma evitando che che vada a sovrapporre le spese che le imprese devono affrontare".
Un emendamento, quello del deputato di Fd’I che porta in sé le numerose osservazioni sollevate da molte aziende, secondo le quali, sottolinea Zucconi: "Soprattutto per le zone a basso e medio rischio, la norma così come impostata rischia di avere un approccio generalizzante, non adatto cioè a rispondere appieno alle reali esigenze di far fronte ai danni provocati da calamità naturali". Già con il decreto Milleproroghe era stato disposto, da parte del Governo, il rinvio al 31 marzo ma l’esponente del partito di Giorgia Meloni, tuttavia, ne auspicava "un ulteriore slittamento al 31 ottobre, così da poter strutturare meglio la norma".
Zucconi afferma di essere da un lato un po’ deluso dal criterio rigido adottato in Commissione commercio e attività produttive per valutare l’ammissibilità degli emendamenti, che ha colpito il mio, ma sono anche molto soddisfatto perché proprio grazie alla presentazione della mia proposta, si è attivato un dibattito sulla norma che dovrebbe portare già domani (oggi, ndr) come mi auguro, ad un preciso intervento nel merito da parte del Governo".
Zucconi con l’emendamento si prefiggeva di posticiparne l’applicazione e, nel frattempo, "modificarne alcuni aspetti che presentano evidenti criticità e questo possiamo dire con ottimismo che è stato raggiunto".
Ancora il deputato: "Mitigare il peso dei danni catastrofali come frane, terremoti, alluvioni ed esondazioni, con l’applicazione attuale rischiava di penalizzare migliaia di aziende che non sono effettivamente esposte a tali rischi; inoltre, alcuni eventi climatici come le bombe d’acqua e le mareggiate sono esclusi dalle coperture assicurative, creando disparità tra territori e penalizzando in particolare le aree a basso rischio. Inoltre le disparità di prezzi proposti e il carico esclusivo imposto alle sole imprese mi sono sembrati altri aspetti da chiarire".
Maurizio Guccione
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