REDAZIONE UMBRIA

Assisi e il turismo che verrà. Dal Giubileo a San Francesco, alla canonizzazione di Acutis

La città è in procinto di ospitare migliaia di pellegrini. E la sindaca Proietti annuncia: "Tavolo di coordinamento in Regione sui flussi". Presentato anche il libro dei “visitatori Unesco“.

Stefania Proietti

Stefania Proietti

Si guarda al turismo che verrà, a cominciare dal Giubileo del 2025, anno in cui sarà canonizzato il Beato Carlo Acutis, e dal 2026, ottavo centenario della morte di San Francesco. "Con il nuovo anno dovremo fare un ‘tavolo di coordinamento’, in Regione, proprio sui flussi del Giubileo. Ci stanno sollecitando anche la Conferenza episcopale umbra, le Famiglie francescane in considerazione dei grandi afflussi che si preannunciano". Lo ha detto Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria e sindaco di Assisi in occasione della presentazione, ieri mattina, del libro “World Tourism Event 15th Anniversary. Il Salone Internazionale del Turismo. Dal 2010 fra Viaggiatori e Siti Unesco“, che ripercorre l’evoluzione del Wte e l’importanza che il brand Unesco ha avuto sempre di più in questi anni, nella promozione turistica dei territori. Con l’auspicio che la 17esima edizione, nel 2026, si possa ospitare in Assisi. Intervenuti, oltre a Proietti, gli assessori Fabrizio Leggio e Paolo Mirti, Carlo Francini, coordinatore scientifico dell’associazione Beni italiani patrimonio mondiale, Luigi Rossetti, dirigente della Regione Umbria, e Marco Citerbo, amministratore della società M & C Marketing Consulting, organizzatore del Wte; Claudio Ricci, ex sindaco, che fortemente ha creduto nel Wte, ha inviato un messaggio. "Affrontiamo nuove e complesse sfide – ha detto Citerbo – e il Wte è da anni luogo di confronto e di discussione su temi come i cambiamenti climatici e l’overtourism". Evidenziata anche l’importanza di individuare e approfondire le relazioni tra turismo e siti Unesco, per sensibilizzare pubblico e operatori a un turismo più responsabile nei confronti di un patrimonio che merita di essere conosciuto ma anche tutelato.

Maurizio Baglioni