Assisi (Perugia), 22 aprile 2025 – “La notizia della morte di papa Francesco ha scioccato anche noi, come tutto il popolo di Dio. Avendolo visto in queste ultime settimane addirittura farsi fisicamente presente, nonostante la convalescenza, eravamo fiduciosi che lo avremmo visto domenica prossima in piazza San Pietro per la canonizzazione del beato Carlo. Oggi, pur nella certezza della vita eterna e nella gioia della Pasqua, uniamo le nostre lacrime a quelle di tutta la Chiesa”.

Sono le parole di cordoglio di monsignor Domenico Sorrentino, cordoglio del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, per la morte di Papa Bergoglio, sottolineando come il Pontefice venuto dalla fine del mondo avesse il volto e il cuore di un papà. Monsignor Sorrentino rileva anche come Papa Francesco, dopo aver preso il nome del Poverello sia rimasto coerente con questa scelta programmatica che ha declinati in tutti i modi e su tutti i fronti.
“Non possiamo dimenticare quanto ci consegnò nella sua prima visita a questa Città nel 2013. Gesti indimenticabili e profetici: volle iniziare con i disabili dell’Istituto Serafico, volle mangiare con i poveri, venne alla Sala della Spogliazione per spiegare come la ‘Chiesa si deve spogliare’ – aggiunge Sorrentino. Di lì in poi una serie di altre visite di non minore impatto: il 4 agosto 2016 a Santa Maria degli Angeli per l’VIII centenario del Perdono di Assisi, il 20 settembre dello stesso anno alla Basilica di San Francesco per la commemorazione dello “spirito di Assisi” inaugurato nel 1986 ad Assisi da Giovanni Paolo II con la convocazione dei leaders cristiani e di tutte le religioni in preghiera per la pace. Il 3 ottobre 2020 venne a firmare sulla tomba di san Francesco l’enciclica “Fratelli tutti”. Nel novembre 2021 torna per la giornata mondiale dei poveri. E come dimenticare il filo d’oro tutto francescano, intonato al Cantico di frate Sole, dell’enciclica Laudato si’? E’ poi tornato nel settembre 2024 per firmare il patto con i giovani di Economy of Francesco. Dal cielo - conclude monsignor Sorrentino - papa Francesco ci aiuterà a perseguire questo grande obiettivo di un mondo, nel quale si realizzi la profezia di Isaia: ‘un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra’”.
Di dolore e profonda commozione parla anche fr.Francesco Piloni, Ministro dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. “In particolare, nella memoria dei frati della Porziuncola rimane il suo pellegrinaggio del 4 agosto 2016 in forma semplice e privata, alla Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, in occasione dell’VIII Centenario del Perdono di Assisi – spiega fr.Piloni -. In quella occasione, il Papa offrì ai fedeli presenti una meditazione sul Perdono, e visitò i fratelli infermi ricoverati presso l’infermeria provinciale della Porziuncola”.